Polizia municipale, la proposta indecente: 1 euro/giorno per indennità di servizio esterno. L’Adpl ancora all’attacco
SCIACCA. Il nostro giornale si è dedicato alla vicenda che riguarda le rivendicazioni sindacali del personale della Polizia Municipale, in particolar modo quello che svolge attività esterna. In buona sostanza, gli agenti che vediamo in servizio per le strade della nostra città. Diverse rivendicazioni non toccano il personale del Comando della Polizia Municipale che non svolge tale tipicità di lavoro, come, ad esempio, quello il cui lavoro si svolge all’interno con mansioni amministrative, ad esempio.
Tra le rivendicazioni del personale che svolge attività di Polizia Municipale all’esterno, vi è la mancata erogazione dell’indennità di servizio esterno prevista dal 2018 per gli Agenti di Polizia Municipale (art. 56 del CCNL Funzioni Locali del 21.5.2018). Altre rivendicazioni riguarderebbero la violazione del riposo settimanale (ex. art. 36 Cost.); arbitraria modifica dell’orario di lavoro in violazione della normativa contrattuale vigente che prevede il confronto sindacale; arbitrario diniego del diritto alle ferie in violazione dell’art. 10 del d.lgs. n. 66 dell’ 8 aprile 2003 nonché art. 2109 C.C.; abusivi ordini di servizio con potere di precettazione. Tutte rivendicazioni avanzate da tempo dal sindacato. Ultimamente è intervenuta anche l’Associazione Diritti e Protezione Lavoratori. Si è instaurato un clima pesante tra tale Associazione e il Comando della Polizia Municipale e i “veleni” sono usciti dallo stretto perimetro di piazza Noceto.
Intanto, c’è una novità. Dopo la polemica sorta, per lunedì è stato fissato un incontro tra Amministrazione e sindacati sulla contrattazione decenterata. Sarà una coincidenza? Intanto, dopo tanto silenzio, è stata convocato l’incontro.
Ma nasce già un altro malumore. “Intanto un barlume di speranza per gli appartenenti al Corpo: è emersa una proposta di contratto decentrato anche se con proposte indecenti (1,00 euro lorde di indennità) e un tavolo sindacale convocato per lunedì prossimo”, scrive l’Associazione Diritti e Protezione Lavoratori. La “proposta indecente” è la cifra che viene è proposta quale indennità di servizio esterno pari a 1 euro (al lordo) al giorno. Insomma, gli agenti di Polizia Municipale che svolgono l’attività all’esterno diventerebbero più ricchi di circa 20 euro netti al mese.
“Chissà se forse qualcuno non abbia cominciato a fare i conti con i diritti, senza considerare dei nemici coloro che li rivendicano utilizzando gli strumenti democratici (Associazioni, normative, contratti e pretese di legalità)”, rimarca l’Associazione Diritti e Protezione Lavoratori.
L’Adpl ritorna anche sulla questione relativa ad una petizione firmata da 23 in organico al Comando di Polizia Municipale, tra cui il vice comandante. E a proposito, l’Adpl fa sapere che “la nota di biasimo inviata dalla mail del vice comandante risulta essere stata firmata da 23 lavoratori di cui a 22 non spetta l’indennità rivendicata dall’Associazione dato che i pochi agenti di polizia municipale che hanno firmato svolgono servizio in ufficio e non in strada. Soltanto 1 su 23 svolge servizio esterno e a quanto pare inspiegabilmente rinuncerebbe all’indennità”.
Ma c’è anche un’altra novità. L’Associazione Diritti e Protezione Lavoratori annuncia che “alla di questi presunti abusi e scorrettezze stilate sia nei confronti del costituzionale diritto di associazione, ma anche nei confronti del diritto di informazione, abbiamo deciso di nominare un garante della Trasparenza a norma di legge per vigilare sulla corretta amministrazione dell’Ente“.
L’Adpl, riguarda la petizione firmata da 23 dipendenti, tra cui il vice comandante, avanza l’ipotesi che “sia stata attivata forzatamente coinvolgendo dipendenti del Comune non appartenenti al Corpo, quindi niente a che vedere con le petizioni attivate liberamente dai lavoratori”.
Filippo Cardinale