Rifiuti, 100 tonnellate di umido “trasferiti” a Lercara Friddi, impegnati 29mila euro
SCIACCA. L’impossibilità di conferire la frazione umida dei rifiuti nell’impianto di compostaggio della Sogeir Gis in contrada Santa Maria, a Sciacca, costa ai contribuenti somme esorbitanti che poi saranno spalmate sulle bollette. C’è da chiedersi se tale situazione, causata dalla indisponibilità della Sogeir Gis, non debba essere addebitata alla società medesima.
Con determina dirigenziale n. 289 del 21 agosto scorso, si è stabilito di conferire 100 tonnellate di umido nella centrale di trasferenza ella ditta S.E.A.P. di Lercara Friddi. “Questo Comune è alla costante ricerca di disponibilità, anche parziale, di nuove convenzioni con impianti di compostaggio per il servizio di conferimento della frazione Umida/Organica; è risaputa la particolare carenzadi impiantistica peril trattamentod ella FORSU, causata dalla chiusura di impiantie/o sospensioni delle attività a causa di provvedimenti dell’autorità giudiziaria o degli organi di controlloo per interventi manutentiv istraordinario per il superamento delle soglie autorizzative, rimarcando che talecriticità è ulteriormente aggravata oltre che dall’aumento progressivo delle quantità della frazione organica/umida anche dall’aumento della popolazione stagionale estiva”, è scritto nella determina.
Il Comune deve smaltire 100 tonnellate di umido che andranno nella centrale di conferenza di Lercara Friddi al prezzo di 245 euro a tonnellata oltre l’Iva. La spesa impegnata è di €.29.645,00
Si calcola che nell’ultimo anno i costi relativi ai rifiuti siano aumentati di un milione di euro. Sarebbe il caso che il Comune, nell’ambito della trasparenza, comunicasse esattamente la cifra spesa per il trasferimento dei rifiuti in altri impianti.
Filippo Cardinale