Parcheggi in house, Scaduto: “La delibera di giunta contiene un grave vizio di legittimità”

SCIACCA. In una lunghissima nota, che più profilo tipico di un ricorso giudiziario, il presidente del centro studi Alcide De Gasperi evidenzia un vizio di legittimità nella delibera n. 102 del 2020 con cui la Giunta
Municipale di Sciacca, in data 25 agosto scorso, ha deliberato la gestione diretta da parte del Comune di Sciacca delle aree di parcheggio a pagamento in diverse aree e vie del centro storico di Sciacca, e fra le quali sono comprese quelle aree di parcheggio che sono state gestite per venti anni fino al 26 agosto ultimo scorso dalla società SGS.

Il presidente del centro sudi, Stefano Scaduto, ravvisa “una preoccupante illegittimità procedurale. La delibera della Giunta Municipale è stata assunta dall’ assessore ai parcheggi, Roberto Lo Cicero, nonché dagli assessori Michele Bacchi, Accursio Caracappa e Fabio Leonte, in accoglimento della proposta di gestione proveniente dal Comandante della Polizia Municipale.

Risultano essere stati assenti all’atto deliberativo della Giunta Comunale sia il Sindaco, Francesca Valenti, cioè il Capo della Giunta comunale, che il suo vicesindaco, Gisella Mondino. “Il contenuto della decisione è quindi da ascriversi ai 4 assessori della Giunta Municipale”.  Ed è proprio l’assenza contemporanea all’atto deliberativo del sindaco e del vicesindaco, secondo Scaduto, “a costituire un motivo di illegittimità della delibera stessa”.

Scaduto spiega che “i 4 assessori della Giunta Valenti non sono stati evidentemente informati che esiste un parere del Ministero dell’Interno del 27 novembre 2009 in base al quale una Giunta municipale in forza del Testo Unico degli Enti locali (art. 46, comma 2° e 53 comma 2° del decreto legislativo n. 267/2000 ) non può deliberare se siano contemporaneamente assenti il sindaco ed il vicesindaco, e ciò anche quando un Ente locale abbia previsto nel proprio Statuto che il Sindaco assente possa essere sostituito con funzione di presidente della Giunta, dall’assessore più anziano, perché secondo il parere del Ministero dell’ Interno in materia esiste una competenza legislativa esclusiva dello Stato, ed un Comune non può derogare agli articoli del Testo Unico degli Enti locali sulla competenza a presiedere una Giunta comunale”.

Per Scaduto, dunque, “risulta assolutamente necessario il suo annullamento in autotutela e la sua riapprovazione con il medesimo suo giusto contenuto, alla presenza oltre che degli assessori, anche del Sindaco oppure quanto meno del Vicesindaco”.