Immigrazione, Musumeci “La diffida è un atto normale, no speculazioni”
ROMA (ITALPRESS) – “Perchè questo scontro istituzionale nei confronti di un presidente di Regione che finora ha avuto un comportamento improntato al grande spirito di collaborazione?”. Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ospite di Omnibus su La7 dopo la nota di diffida alle autorità competenti per l’esecuzione della propria ordinanza emanata lo scorso 22 agosto.
“Come si può dire – ha continuato – che da parte del governo regionale non ci sia stata finora collaborazione? Stiamo solo dicendo di prendere atto che questi hotspot, questi centri di accoglienza sono inadeguati e inadatti in una condizione di epidemia. In queste condizioni sono io dalla parte del torto che sollevo un problema serio?”, si è chiesto il governatore siciliano.
“Non sono candidato a niente – ha precisato -, quindi da parte mia non ci possono essere condizionamenti di carattere elettorale. Sono una persona seria e nella mia storia politica non c’è mai stato un solo tentativo di speculazione. Sono convintissimo che il problema non sia l’equazione migranti uguale Covid-19, sarei un disonesto se dicessi una cosa del genere. Sui positivi che abbiamo oggi in Sicilia abbiamo un terzo di migranti. Molto spesso non vengono intercettati all’inizio. Il problema è che se chiedo il rispetto delle norme alla popolazione indigena o ai turisti, come faccio a non chiederlo ai migranti?”.
Per Musumeci “la diffida è l’atto normale. Essendo organo dello stato chiedo a un altro organo dello Stato perchè non abbia dato seguito alla mia ordinanza come invece ha fatto nei mesi precedenti”. Il presidente siciliano, rispondendo a una domanda sull’eventualità che non arrivino risposte, ha infine aggiunto: “Siamo di fronte e una grave omissione da parte di prefettura e ministero. Nel frattempo mi arriva voce – ha evidenziato – che il ministero dell’interno vorrebbe impugnare la mia ordinanza. Ma perchè non l’ha fatto entro le 48 ore? Perchè sta perdendo tanto tempo? Lo faccia, andremo davanti alla magistratura. Anche noi abbiamo chiesto opinione ai costituzionalisti: loro faranno sentire le loro trombe, noi suoneremo le nostre campane”.
Musumeci punta il dito sull’Europa, definita “cinica ed egoista”. “E’ convinta che soltanto l’Italia, e in particolare la Sicilia, debba affrontare questo dramma che è umano, prima di essere di carattere sociale ed economico” afferma il governatore della Sicilia”.
(ITALPRESS).