Il natante dei migranti una settimana dopo: incendiato, affondato e rifiuti dispersi in mare (fotogallery)
SCIACCA. Una settimana fa approdò nella caletta tra San Marco e Renella un peschereccio di piccole dimensioni con 15 migranti tunisini a bordo. Scesi sulla battigia si diressero verso via San Marco, chiedendo anche informazioni per arrivare in città. La notizia dello sbarco fu data dal nostro giornale. Fotografammo anche migranti in fila lungo la via San Marco. Poi intervennero le forze dell’ordine per individuarli.
Non passarono 24 ore e la barca fu distrutta dalle fiamme, seminando resti nella splendida caletta, ma riversando anche rifiuti pericolosi che danneggiano l’ambiente come il carburante. Rottami, tra l’altro pieni di chiodi, sono rimasti a memoria. A distanza di una settimana, del barchino rimane ciò che è riportato dalle nostre foto di oggi (23 agosto).
Il barchino su posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Sciacca. Oggi rimangono solo sparpagliati resti e uno scempio che danneggia l’ambiente e il paesaggio, oltre a degradare una splendida caletta. E’ auspicabile un pronto intervento da parte delle autorità competenti per rimuovere i resti e il relitto e bonificare la zona.
Filippo Cardinale