Ospedale, dopo cardiologi a Canicattì ora nefrologi e internisti a Ribera
SCIACCA. Il Comitato civico continua ad organizzare sit in ed a richiedere azioni concrete dell’Asp e non si muove nulla, il cronoprogramma di cose da fare, suggerito dal deputato regionale Matteo Mangiacavallo e concordato con i vertici Asp, non è mai stato avviato.
Non cambia nulla per l’ospedale Giovanni Paolo II. Anzi, con l’arrivo del nuovo commissario ai vecchi problemi se ne aggiungono di nuovi. L’ultima novità è che i medici nefrologi e internisti sono stati chiamati a fare turni all’ospedale di Ribera per coprire dei vuoti, come già fanno i cardiologi per gli ospedali di Canicattì e Licata.
Persiste la grave carenza di medici per l’area grigia e la gravissima carenza di ausiliari. Queste cose l’ennesimo commissario Asp Mario Zappia le sa già ed ora non si può attendere oltre.
Con il progressivo incremento dei contagi rischiamo di far precipitare l’ ospedale di Sciacca in una crisi irreversibile.