Ancora violazioni alla Scala dei Turchi, 31 persone denunciate. Rischiano 3 anni di carcere

REALMONTE.  Ancora controlli alla Scala dei Turchi di Realmonte dove, nel fine settimana, si è registrato un elevato afflusso di bagnanti e turisti. La marna bianca è stata nuovamente presa d’assalto, nonostante la presenza delle barriere di interdizione, dei cartelli monitori ed i totem informativi collocati a cura della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, indicanti il divieto di ingresso dovuto alla misura cautelare imposta dall’Autorità Giudiziaria.

L’attività di controllo, coordinata dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Giovanni Pellegrino e dal Comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, Capitano di Fregata (CP) Gennaro Fusco, ha visto l’impiego congiunto di militari della Stazione Carabinieri di Realmonte e della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, che hanno accertato la presenza sulla marna bianca di 31 soggetti, provenienti da varie località siciliane e diversi cittadini stranieri, i quali sono stati identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria, in quanto si sono resi responsabili del reato di violazione dei sigilli, trasgressione punita dall’art. 349 del Codice Penale con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Alla vista dei militari intervenuti, i tantissimi turisti presenti si sono allontanati velocemente, via mare e via terra, e nel giro di pochi minuti la scogliera era priva di turisti.  Questi soggetti, transitando da mare o scavalcando la recinzione, mettendo a rischio la propria incolumità, si sono ostinati a scavalcare la recinzione, che è risultata essere divelta in più punti, violando i sigilli posti a tutela del sito di notevole pregio ambientale e disattendendo le ordinanze di interdizione per salire ad ogni costo sulla famosa scogliera.

Come è noto la Scala dei Turchi, infatti, è interdetta dallo scorso 27 febbraio, a seguito del decreto di sequestro preventivo di urgenza emesso dal  Procuratore della Repubblica di Agrigento, in quanto vi è un concreto pericolo per i turisti e per i bagnanti, in considerazione dei numerosi crolli che hanno interessato l’area negli ultimi mesi.