Salidarietà a don Pasqualino dal sindaco di Villafranca Sicula e di Montevago
SCIACCA. Continuano a pervenire manifestazioni di solidarietà a don Pasqualino Barone. Il ritrovamento di due teste di animale mozzate davanti alle due chiese condotte da don Pasqualino hanno suscitato sdegno nelle collettività di Sciacca e dei paesi limitrofi. A don Pasqualino giungono numerose manifestazioni di solidarietà e affetto.
“A nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la comunità di Villafranca Sicula, esprimo solidarietà e vicinanza a don Pasqualino Barone per l’ignobile e vile gesto perpetrato nei suoi confronti e della sua parrocchia”, scrive il sindaco di Villafranca Sicula, Domenico Balsamo. Nel piccolo centro agricolo forte è la vicinanza a don Pasqualino Barone, natio di Villafranca Sicula dove è stato anche parroco. “Siamo consapevoli-aggiunge Domenico Balsamo- che don Pasqualino continuerà ad operare con la stessa determinazione ed il medesimo impegno che lo hanno contraddistinto durante gli anni della sua missione al servizio dei più deboli e del bene comune. La nostra vicinanza, piena di grande affetto, è l’esortazione a continuare con il coraggio e l’impegno che finora lo hanno contraddistinto, con l’auspicio che gli organi inquirenti possano, al più presto, accertare le responsabilità per l’accaduto”.
Da Montevago arriva la solidarietà del sindaco Margherita La Rocca Ruvolo, che è anche deputato e presidente della Commissione Salute all’Ars. ““Esprimo solidarietà e vicinanza al parroco di Sciacca don Pasqualino Barone per i macabri ritrovamenti davanti alle due chiese da lui dirette che hanno tutte le caratteristiche di vili atti intimidatori. Sono certa che don Pasqualino Barone, che negli anni scorsi ha fondato a Sciacca la Mensa della solidarietà e che quotidianamente è vicino ai più bisognosi, non si lascerà intimidire da queste ignobili azioni e che andrà avanti con la stessa determinazione che lo ha sempre contraddistinto. L’auspicio è che le forze dell’ordine possano fare luce sulla vicenda”.