Turismo extralberghiero dopo il lockdown: avanti piano, anzi pianissimo

C’è una lentissima ripresa dell’attività, ma per le piccole strutture turistiche presenti a Sciacca la stagione è ormai compromessa. Abbiamo tracciato un primo bilancio con Ezio Bono, amministratore di “Case Vacanze Bono”, struttura che sorge nella località San Marco. Bono di recente è stato nominato responsabile territoriale di “AgrigentoExtra”, il gruppo di imprenditori dell’accoglienza fondato in seno alla Confcommercio di Agrigento.

Ripresa ? Troppo poco – dice Bono – a Sciacca Case Vacanze e B&B devono leccarsi le ferite e sperare nel 2021. La ripartenza è stata debolissima: a fine giugno abbiamo ripreso nei fine settimana solo con un turismo regionale. Siamo stati costretti ad abbassare notevolmente i prezzi, ci siamo adattati, zero stranieri. Anche a luglio l’attività si concentra solo nei fine settimana, ma rimangono sempre stanze libere. Rispetto a giugno si cominciano a vedere turisti del nord, lombardi e veneti. Ma siamo a meno 70 per cento, se non arriveranno gli stranieri la stagione sarà un definitivo fallimento. Ora si vedono i primi lombardi e veneti. Senza turisti che ancora non si vedono la stagione sarà un fallimento”.

In merito agli interventi di ristoro annunciati dal governo centrale e da quello regionale, Bono conferma le tante perplessità: “Dell’intervento di promozione turistica della Regione Siciliana, inserito nell’ultima legge Finanziaria non c’è traccia. Parlo del provvedimento per favorire la ripresa delle attività turistiche e dell’occupazione dopo la crisi legata all’emergenza sanitaria Covid-19. L’assessorato regionale al Turismo da mesi annuncia investimenti da 75 milioni di euro per l’acquisto anticipato di pacchetti di servizi turistici da veicolare ai fini promozionali tramite card e voucher nei mesi successivi all’emergenza sanitaria, ma ad oggi di questo piano non sappiamo nulla a parte le promesse dell’assessore Manlio Messina, fatte anche durante diversi incontri ai quali io stesso ho preso parte. Per quanto riguarda il bonus vacanza nazionale, che si può utilizzare in un’unica struttura, credo che è stato fatto per i grandi alberghi e non per le piccole imprese come le nostre. Fermo restando che visto che pochi quest’anno avranno un utile, il credito d’imposta previsto sarà fruibile tra due anni”.

Si sentono abbandonati i piccoli imprenditori del settore turistico, costretti ognuno per proprio conto ad attivare i meccanismi di promozione e tentare di attrarre turisti.

Qui si fa turismo solo per le nostra capacità personali – aggiunge Bono – la classe politica locale non è stata mai in grado di fare un programma ed una progettazione a lungo termine. Le Terme davano alla città comunque una identità, chiuse le Terme non siamo riusciti a convertire una valida proposta turistica. Bisognava puntare sul turismo balneare, occorre migliorare i servizi e creare eventi. Se le presenze sono cresciute si deve solo al nostro lavoro personale di promozione. E’ umiliante fare turismo senza avere risorse”.

Abbiamo chiesto a Bono cosa ne pensa della bagarre che si scatena in città ogni volta che si parla di carnevale: “Resta un evento di grande attrazione e sono sempre convinto che bisogna promuoverlo in estate. Ai turisti piace, penso che in qualche modo anche questa estate, con tutti i limiti per le restrizioni e la fisiologica amarezza per ciò che è accaduto in inverno, si deve proporre per valorizzare ulteriormente la città”.

Bono fa anche un po’ di autocritica: “Anche noi piccoli albergatori abbiamo bisogno di crescere – aggiunge – la cultura dell’accoglienza non fa ancora del tutto parte del nostro Dna. Ma occorre sempre un coordinamento e un aiuto da parte delle istituzioni. Un anno fa, ad esempio, proponevo al Comune di Sciacca di utilizzare una parte dell’imposta di soggiorno per promuovere corsi di lingue straniere per gli operatori economici della città, commercianti compresi. La conoscenza delle lingue è il punto di partenza, anche il fruttivendolo deve potere dialogare con i turisti stranieri”.

E la classe politica attualmente in carica ? “Delusione per quanto riguarda i parlamentari regionali e nazionali che lo scorso aprile ho tentato di coinvolgerci per rappresentarci quando dicevo che bisognava cominciare a fare promozione. Silenzio su tutti i fronti, siamo soli e abbandonati a noi stessi. Nessuno ci chiama per sapere come vanno le cose e se abbiamo bisogno di qualcosa a livello regionale e nazionale. L’amministrazione comunale, invece, con l’assessore Sino Caracappa cerca di impegnarsi e abbiamo un costante e produttivo confronto. Si sta impegnando, ci sta provando, ci rende partecipi, ma senza risorse le idee da sole non si possono concretizzare”.

Neanche un po’ di ottimismo ? “Assolutamente si – conclude Bono- siamo comunque fiduciosi. Dobbiamo continuare a credere nelle nostre capacità e nelle grandi potenzialità del territorio”.