“Sciacca Terme Rinasce” invoca sinergie di forze con Comune e altre associazioni per “la fase 2” delle terme
SCIACCA. Passata la fase di blocco derivata dall’emergenza coronavirus, l’Associazione “Sciacca Terme Rinasce” dà vita alla fase della ripresa per continuare ciò che aveva iniziato prima dello stop emergenziale. Ritessere le fila di “un ragionamento sulle Terme” che intende farlo “provando a mettere insieme attorno allo stesso tavolo tutte le associazioni ed i gruppi portatori di interessi diffusi che si sono occupati e si occupano della vicenda delle Terme di Sciacca”.
Insomma, il concetto dell’unione fa la forza che, in questa città al dir il vero, non è semplice attuarlo. L’Associazione Sciacca Terme Rinasce tende a convocare una riunione con i rappresentanti del Comitato Civico per le Terme e dell’Associazione Ora Basta “per verificare l’esistenza di una convergenza per un’azione comune che solleciti la Regione a definire, nell’ipotesi assai probabile di nessuna risposta al bando pubblicato nello scorso mese di aprile sulla Gazzetta della Comunità Europea, un programma alternativo, una fase 2, che aiuti ad uscire dalla attuale condizione di degrado assoluto nella quale le Terme di Sciacca si trovano ormai da cinque anni”.
Per l’Associazione Sciacca Terme Rinasce anche il Comune di Sciacca “ha l’obbligo morale, oltre che l’interesse per una risorsa così strategica per la sua economia, di farsi parte diligente, ancorché abbia perso a suo tempo l’occasione per diventare il primo attore di questo scenario, non definendo nei termini l’acquisizione dell’intero patrimonio termale per la sua valorizzazione, quando la Regione decise di cederlo”.
Non solo terme, però. L’Associazione presieduta da Carmelo Sciumè intende sollecitare il Comune a programmazione iniziative “che possano dare respiro nei vari settori nei quali si articola la vocazione economica della Città, con proposte capaci di sfruttare la nuova programmazione della spesa comunitaria per il triennio 2021-2027.