Appello di militanti agrigentini del PD: “Siamo stufi dei soliti giochetti, vogliamo il congresso”

Un appello di tanti militanti agrigentini del Pd. Vogliono la celebrazione del congresso e che si ponga fine alla “logica del meno siamo e meglio stiamo che domina incontrastata da anni; il
partito del capo e del suo cerchio magico.

“Siamo dei militanti della Provincia di Agrigento, da alcuni anni impegnati nel Partito Democratico. Ci siamo ritrovati nel PD perché credevamo (e ancora crediamo) che questo partito possa offrire una casa comune a quanti, come noi, hanno l’ambizione di superare vecchi steccati, appartenenze ed ideologie del passato, per ritrovarsi dentro un nuovo spazio politico, uniti da una nuova identità; non più ex, ma finalmente e solo democratici”, scrivono in un appello.

Un appello in cui c’è tutta la delusione dei militanti che hanno messo nero su bianco. “Ci siamo trovati prigionieri di un partito lontano anni luce dalla nostra idea, dilaniato da fratture e incomprensioni di ogni genere e sorta; un partito prigioniero della cultura del rancore; un partito dove la logica del “meno siamo e meglio stiamo” domina incontrastata da anni; il
partito del “Capo” e del suo “cerchio magico”.

Insomma, il risultato è che il Pd in provincia di Agrigento si è “ridotto al lumicino, scomparso ormai da anni dai radar del dibattito politico, incapace diprendere di petto una delle tante questioni aperte sul nostro territorio e farne oggetto di una battaglia aperta e coraggiosa, condannata alla residualità, alla marginalità, alla totale inconsistenza”.

Per i militanti, dunque, prima vi è una illusione con “l’avvio della fase congressuale dopo anni di attesa e l’avvio di un libero del tesseramento”. Militanti che si sono “attrezzati coinvolgentdo  amici e compagni, invitandoli ad iscriversi ed a condividere con noi un cammino di cambiamento, ma sempre nel più rigoroso rispetto delle regole”.

Poi la delusione. “Mentre noi giravamo i circoli e le città della provincia per spiegare con entusiasmo la nostra idea di partito e ricercando con ostinazione una rinnovata unità, altri
hanno voluto trasformare il congresso in una sorta di disputa fra burocrati, vuota e pretestuosa”.

Immaginavano “questo congresso come un momento di gioia e di libertà” avevano sperato che “potesse essere la prima occasione di libero scambio di idee, fra persone che condividono
comunque la stessa identità e la stessa appartenenza”.

Alla delusione segue la voglia di alzare la voce e dire “Non ci stiamo più. Siamo stufi dei soliti giochetti e delle solite logiche dei soliti “vecchi”, i quali evidentemente si sono convinti che questo partito sia loro proprietà privata, non riescono ad accettare che si possa cambiare con il voto libero e democratico degli iscritti e se ne inventano una al giorno pur di non
far celebrare il congresso”.

 

L’appello è stato sottoscritto da:
Ignazio Mortillaro (Lucca Sicula)
Luciano Piazza (Lucca Sicula)
Roberto Ciulla (Lucca Sicula)
Salvatore Manganello (Palma di Montechiaro)
Ugo Farulla (Palma di Montechiaro)
Mario Castronovo (Palma di Montechiaro)
Carmelo Bennardo (Sciacca)
Marinella Piazza (Sciacca)
Barbara Collura (Sciacca)
Michele Marino (Sciacca)
Antonino Giaimo (Sciacca)
Tonino Giglione (Raffadali)
Salvatore Scavuzzo (Ribera)
Tommaso Aloisi (Ribera)
Rito Compilato (San Giovanni Gemini)
Liborio Giracello (San Giovanni Gemini)
Decimo Agnello (Licata)
Filippo Antonio Di Mino (Licata)
Francesca Graci (Licata)
Adele Pumilia (Sambuca di Sicilia)
Lillo Destro (Naro)
Giuseppe Licata (Naro)
Giovanni Gurreri (Naro)
Calogero Destro (Naro)
Wendalina Licata (Naro)
Vincenzo Galifi (Burgio)
Maria Corrao (Burgio)
Sonia Sala (Burgio)
Tommaso Mancuso (Canicattì)
Antonio Migliorini (Canicattì)
Calogero Puleri (Canicattì)
Saverio Di Caro (Canicattì)
Norma Paci (Canicattì)
Ilenia Giardina (Canicattì)
Loredana Mongitore (Canicattì)
Isabella Sutti (Agrigento)
Rosalia Vinti (Agrigento)
Giorgio Gennusa (Santa Margherita)
Massimiliano Abruzzo (Santa Margherita)
Giuseppe Guagliano (Racalmuto)
Valerio Canicattì (Racalmuto)
Lucia Cardillo (Racalmuto)
Salvatore Palilla (Siculiana)
Lia Levita (Siculiana)
Bertolino Oriana (Siculiana)
Silvana La Rocca (Montevago)
Paolo Rosalia (Montevago)