Parcheggio Mariano Rossi, la decisione di non rinnovare la convenzione già a gennaio scorso
L’amministrazione comunale, guidata da Francesca Valenti, aveva da tempo assunto la decisione che la convenzione tra Comune e la società Sgs di Sciacca non poteva andare oltre la scadenza del 31 luglio prossimo. Una convenzione nata 21 anni fa e che ha concesso le aree di parcheggio, piazza Mariano Rossi, piazza Friscia, via Incisa, senza che il Comune introitasse compenso per l’uso del suolo pubblico.
Giorni fa era stato il Centro Studi Alcide de Gasperi, presieduto da Stefano Scaduto, a rinverdire la questione e in vista della scadenza della convenzione del 31 luglio 2020. Con una lettera inviata per posta elettronica certificata al sindaco e ai dirigenti dei settori interessati, Scaduto evidenziava che “per venti anni il Comune di Sciacca ha gravemente rinunziato, per effetto della originaria convenzione e della proroga successiva, a ritrarre utili dalla gestione delle aree comunali destinate a parcheggio, mentre al privato gestore sono andati tutti i guadagni, senza nessun onere a suo carico tanto che il Comune ha persino sostenuto gli oneri di riqualificazione della Piazza Rossi e delle altre aree destinate al parcheggio; che il Comune di Sciacca ha arrecato a sé stesso e ai suoi cittadini gravi danni”. Insomma, per il Centro Studi presieduto da Stefano Scaduto si tratta di “scandalo ventennale che ha caratterizzato la gestione delle aree comunali destinate a parcheggio nel territorio comunale”. Tra l’altro, il Comune ha esborsato somme di denaro pubblico per un intervento di manutenzione del manto della piazza Mariano Rossi.
La decisione di non dare più seguito alla convenzione tra Comune e società Sgs si materializza esattamente con una comunicazione del 7° Settore-Polizia Municipale in data 9 gennaio 2020. Il dirigente del Settore comunica alla Sgs “di restituire al Comune le aree comunali ove insistono gli stalli di parcheggio e le relative installazioni di servizio”. La restituzione deve avvenire entro il prossimo 31 luglio. La comunicazione viene notificata abbondantemente prima dei classici sei mesi.
Ieri, la decisione è stata resa pubblica nel corso di una conferenza stampa con la quale il sindaco Francesca Valenti ha messo sul tavolo una serie di attività che l’Amministrazione sta portando avanti, compresa quella del piano delle assunzioni per il prossimo triennio (2020-2022). Dunque, indirettamente, la lettera-proposta del Centro Studi Alcide De Gasperi trova una risposta a fronte di una decisione assunta da mesi. Tra carnevale, poi stoppato per la tragica morte del bambino, l’emergenza coronavirus, la vicenda è rimasta anch’essa in “isolamento” tra i cassetti della scrivania del sindaco.
La convenzione risale al 14 settembre e fu assunta dal commissario Francesca Marsala, inviato dalla Regione dopo la sfiducia del sindaco Ignazio Messina. In verità, il commissario ha retto Sciacca in due fasi. Dal 14 aprile al 30 aprile 1999. Poi venne nuovamente ad amministrare Sciacca dall’8 luglio 1999 al 14 dicembre 1999. Le interruzioni furono causate da un ricorso al Tar proposto da Ignazio Messina. Giustizia amministrativa che poi confermò la legittimità della mozione di sfiducia. Il 15 novembre 1999 si insediò il nuovo sindaco, Ignazio Cucchiara. Ma la convenzione era stata già determinata con atto del commissario Marsala. Venne rinnovata nel 2008 con l’allora sindaco Mario Turturici.
Dopo 21 anni, dunque, il Comune intende gestire in proprio le aree destinate al parcheggio. In che modo intraprenderà questa fase è ancora da perfezionare. Molto probabilmente con l’ausilio di associazioni di volontariato che saranno sottoposte a formazione per caratterizzarsi anche con il profilo di ausiliare del traffico. Le entrate provenienti dalle aree destinate a parcheggio dovrebbero essere destinate al miglioramento della mobilità cittadina.
Filippo Cardinale