Lutto nel giornalismo agrigentino: è morto Vittorio Alfieri

Dopo una brutta malattia che lo affliggeva da tempo, stamane è morto ad Agrigento il giornalista Vittorio Alfieri, 73 anni, vinto da una brutta malattia che lo affliggeva da tempo. Uomo di carattere nobile e serio professionista, per 50 anni ha svolto alla perfezione il suo ruolo di gi0rnalista.

Ha scritto prevalentemente per La Sicilia, Il giornale di Sicilia, L’amico del popolo, Radio Concordia collaborando saltuariamente per altre testate. A lungo è stato componente dell’Ufficio stampa della ex Provincia regionale di Agrigento. Aveva dedicato, con competenza e passione, parte del suo tempo al sindacato dei giornalisti.

Attaccato ad una forte passione al giornalismo, non si è mai tirato indietro nell’affrontare argomenti anche scabrosi. Giovanissimo cronista di nera scorrazzava per la città a bordo di una sgangherata motocicletta alla ricerca di ogni elemento utile ed arricchire i suoi articoli con ogni particolare. Poi si era tuffato nel mondo dello sport e della scuola.

I funerali saranno celebrati domani alle ore 16 nella Basilica dell’Immacolata.

A Maria, a Riccardo e a tutti i familiari di Vittorio sincere condoglianze da parte della redazione del Corrieredisciacca.

L’Assostampa di Agrigento, ricorda Vittorio Alfieri come “un pezzo della storia dell’informazione: ha lavorato in radio, carta stampata e infine nell’ufficio stampa dell’ex provincia regionale di Agrigento dimostrando sempre, anche in un territorio molto difficile, come si possa dare il proprio fondamentale contributo alla società. Vittorio, fino all’ultimo, ha dimostrato un viscerale attaccamento alla professione e all’Assostampa a cui era iscritto da decenni, della quale era parte importantissima”.
“Per anni è stato “chioccia” di tanti giovani cronisti che si avvicinavano alla professione giornalistica. Famosissimi i suoi aneddoti su viaggi in moto da un punto all’altro della provincia per seguire eventi di cronaca nera o di natura politica. Aneddoti che ci faranno ricordare una fase pionieristica del giornalismo agrigentino. Ma Vittorio si era adeguato alle nuove tecnologie e anche in quel caso era diventato un punto di riferimento. Il suo sorriso, la sua serietà, i suoi consigli e la sua professionalità mancheranno a tutti i giornalisti agrigentini e siciliani.
L’Assostampa è vicina col cuore alla moglie e al figlio e li abbraccia con quello stesso trasporto che aveva Vittorio quando qualcuno di noi aveva la fortuna di incontrarlo”.