Fase 2, la ripresa: il decalogo dell’associazione OraBasta
L’associazione culturale OraBasta ha presentato, nella conferenza stampa di stamane, un decalogo con l’obiettivo “di rimettere in moto i vari settori produttivi di Sciacca e rendere attrattiva la stessa anche nel periodo emergenziale che si sta vivendo”. Ignazio Messina e Caterina Santangelo hanno spiegato quali percorsi seguire nella convinzione che Sciacca “deve offrire stiamo più degli altri”.
Sciacca è “una città sicura”, ma bisogna mettere insieme risorse e proposte.
Questi i 10 punti cardini della proposta di OraBasta.
- RISORSE ESISTENTI: verifica delle risorse attualmente esistenti per stabilire come utilizzarle.
- RISORSE REPERIBILI: ricognizione dei progetti esistenti (comunitari, nazionali, regionali) da sbloccare o da progettare per reperire i finanziamenti.
- SETTORE EDILE: agevolare l’utilizzazione delle detrazioni al 110% per ristrutturazioni edili previste nel decreto rilancio creando un servizio dedicato e un ufficio comunale apposito.
- INTERLOQUIRE CON LE BANCHE SU PIAZZA: per agevolare l’utilizzo degli strumenti finanziari esistenti.
- DARE UNA MANO A RISTORANTI, BAR, PIZZERIE, PUB ED ESERCIZI COMMERCIALI: suolo pubblico gratuito, intrattenimento in strada coinvolgendo i gruppi saccensi.
- INIZIATIVE CULTURALI: aprire i musei e agevolare iniziative culturali promosse dai privati.
- PROMOZIONE DELLA CITTÀ: pubblicità nazionale con i fondi della tassa di soggiorno per alberghi, B&B, case vacanze.
- PACCHETTO SCIACCA: olio, ceramica, corallo, prodotti ittico-conservieri e conserve da promuovere, anche su canali on line, favorendo il contatto organizzato tra produttori e acquirenti.
- SINERGIE CON ALTRI COMUNI: fare sistema per creare un percorso attrattivo da proporre ai turisti e agevolare le visite delle bellezze del territorio.
- SPIAGGE SICURE: garantire i margini di sicurezza utilizzando i volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile e i percettori del reddito di cittadinanza.
Nel corso della conferenza stampa, si fatto cenno alla questione del bando delle terme. Caterina Santangelo è convinta che, considerato ciò che è accaduto nel mondo con la pandemia, il bando sia destinato a immettersi su un binario morto. Ma anche evidenziato che dal sindaco Francesca Valenti, non c’è stata quell’apertura per un confronto costruttivo sui temi che la città deve affrontare per uscire da una crisi pesantissima.
Filippo Cardinale