Acqua, statuto società corsortile: nascono perplessità per le incertezze operative

Lo schema di statuto viaggia tra i Consigli comunali dei Comuni agrigentini per ricevere l’approvazione. Vi è la scadenza dal 31 maggio che, molto probabilmente, slitterà di un paio di settimane anche in funzione del rallentamento nello svolgimento dei civici consessi. In verità, fino ad oggi hanno deliberato l’approvazione i Comuni di Montevago, Ribera, Naro e Licata.

Una forte perplessità, invece, proviene dal Comune di Agrigento che, molto probabilmente non sarà l’unico. Il dirigente del settore finanziario del Comune capoluogo di provincia avrebbe manifestato la volontà di esprimere un parere negativo alla proposta di statuto per via delle incertezze operative ed economiche e la nuova forma societaria creerebbe. Una forma che rischia seriamente di appesantire in modo irreparabile i bilanci comunali.

L’Ati di Agrigento, come si ricorda, è sotto i riflettori del Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione che aveva già nominato un commissario straordinario. L’Ati ha adottato la forma giuridica di società consortile, una formula questa che coinvolge finanziariamente i Comuni in modo rischioso con la conseguenza che possono creare dissesti ai già precari bilanci comunali. Una scelta dei sindaci dettata anche dalla insistente pressione delle varie associazioni esistenti sul territorio.

A Sciacca il Consiglio comunale deve ancora pronunciarsi e lo schema di statuto approderà nei prossimi giorni. Vi è la questione, non di secondo piano, dei Comuni che non hanno consegnato le reti. L’Ati, nel corso del lockdown a causa dell’emergenza coronavirus, ha riconosciuto la gestione autonoma del servizio idrico per Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Menfi, Santa Margherita Belice. Si tratta di 8 dei 16 Comuni cosiddetti “ribelli” che secondo l’Ati risultato avere la sussistenza dei requisiti della gestione autonoma del servizio idrico. Non vi è dubbio che gli altri 8 Comuni che sono stati scartati mostreranno le loro fibrillazioni.

Filippo Cardinale