Riqualificazione ex area Enocarboy, Spazio Centro: “Alcune perplessità per la viabilità”
Arriva un’ora prima della seduta consiliare la nota del Centro Commerciale Naturale “Spazio Centro”. Una nota che segue la riunione tra il Comune di Sciacca e la rappresentanza dei commercianti del centro storico. Una nota che esprime alcune perplessità relativamente al progetto della Civiesse e che riguarda la riqualificazione dell’ex area della cantina Enocarboy.
Perplessità che “per quanto concerne la viabilità della zona in cui ricade l’intervento”, è scritto. Per il Centro Commerciale Naturale “Spazio Centro sono:
1. In merito al transito pedonale, fra la struttura e il centro urbano, non esiste un passaggio pedonale in quanto l’unica via di accesso è rappresentata dal ponte soprastante la S.S. 115
dotato di una larghezza appena sufficiente per il transito di due autovetture e sprovvisto di qualsivoglia marciapiede o corridoio riservato a pedoni o utenti con disabilità.
2. L’intervento ricade nelle vicinanze del nosocomio “Giovanni Paolo II”, di cui l’unico punto di accesso per tutto il centro storico è rappresentato dall’incrocio oggetto di intervento che, in caso di congestionamento, rappresenterebbe un grosso ostacolo al raggiungimento della struttura sanitaria.
3. Conseguentemente all’assenza di un collegamento pedonale della struttura con il resto della città e alla mancanza di un trasporto urbano efficiente ed agganciato agli orari di
partenza ed arrivo degli Autobus da/per Sciacca non è ben chiaro l’impatto sulla viabilità che il progetto potrà avere, considerando il traffico generato dall’utenza della stazione e
degli avventori delle strutture commerciali nascenti.
4. In ultimo, ad integrazione di quest’ultimo punto, appare sottodimensionata la quantità di parcheggi previsti per la struttura considerando anche l’impatto derivante dalla sosta delle
auto dei pendolari che necessariamente, in assenza della necessaria raggiungibilità pedonale della stazione, dovranno occupare una parte dei posti auto a disposizione.
“Spazio Centro” evidenzia che la questione “avrebbero potuto essere trattata per tempo e non a ridosso della seduta di approvazione del permesso di costruzione in deroga”.
In verità, il progetto è da tre anni che è stato depositato in Comune.