Blitz antidroga, scambio di persona: Anass Morsli totalmente estraneo ai fatti. Revocate le misure cautelari
Si è trattato di uno scambio di persona, ma che ha visto il riberese Anass Morsli finito nella retata antidroga “Bazar”. Ore di disperazione per Anass Morsli, nato a Ribera da genitori marocchini. Per Morsli era scattata la misura cautelare dell’obbligo di dimora.
Anass Morsli è stato assistito dall’avvocato Giovanni Forte che ha chiesto la verifica anagrafica e che si trattava di uno scambio di persona.
Anass Morsli ha dimostrato di non avere nulla a che fare con la banda e con lo spaccio di droga. Anzi, è uno studente universitario che frequenta la facoltà di Scienze Politiche di Palermo. Corso universitario frequentato anche “nel periodo oggetto di indagine, precisamente dal mese di aprile al mese di luglio 2019”. In questo periodo, tra l’altro, “viveva nel Comune di Palermo in un appartamento che divideva con altri studenti riberesi, sito in via Enrico Toti n. 120 poiché in fase di studio e prossimo ad affrontare esami”.
Anass Morsli ha detto di conoscere “un altro soggetto extracomunitario di nome Anass come lui, della sua stessa età e che aveva saputo essere uno spacciatore di stupefacenti. Tale Anass era ospite di una non meglio precisata comunità di Ribera”.
Gli investigatori sarebbero riusciti, dopo le dichiarazioni di Anass Morsli, a “individuare soggetto noto come Anas e compartecipe nell’attività di spaccio in Anas Khairaoui, nato in Marocco e di anni 20, e domiciliato in Ribera nella comunità Medea”.
Alla fine, Anass Morsli, ha potuto dimostrare la sua totale estraneità. Uno scambio di persona favorito “dai tratti di somiglianza per età e caratteristiche fisiche, oltre che per il nome Anas.
Filippo Cardinale