FORZA SCIACCA, MA LO SPORT PIU’ BELLO DEL MONDO NON SARA’ PIU’ LO STESSO

I tifosi mi incontrano e si mostrano contenti delle voci che circolano in queste ore su un imminente annuncio di stop definito dei campionati regionali dilettanti e conseguente promozione diretta per le squadre che nei vari tornei occupano la prima posizione in classifica.

Tutto ciò significa promozione dell’Unitas Sciacca nel prossimo campionato di Eccellenza. Anche se da più parti ci sono delle fisiologiche perplessità. Siamo infatti di fronte a situazioni di classifica che all’atto della sospensione erano ancora equilibrate, con squadre che nelle prime posizioni erano separate di uno o due punti.

Saremo felici per una eventuale promozione, il calcio saccense e la nostra squadra del cuore lo meritano di diritto. Lo hanno dimostrato sul campo. Alla situazione di classifica da primato si devono aggiungere solidità societaria e un gran seguito di pubblico. Oltre che disponibilità di un impianto sportivo che con tutti gli acciacchi del tempo rimane di ottimo livello.

Le autorità federali stanno valutando per la prossima stagione di modificare la formula dei campionati e la composizione dei gironi. Non si esclude l’inserimento del calcio neroverde in una fascia privilegiata.

Ma bisogna stare con i piedi per terra. Una promozione in una fase storica che segna il momento più difficile dello sport dilettantistico italiano, così come le prospettive di possibili ulteriori salti di categoria, non ci deve esaltare più di tanto. 

Tutto è legato alle disposizioni che le autorità federali, di concerto con gli organismi sanitari e scientifici, daranno al calcio dilettantistico. Pochi in casa Unitas Sciacca affronterebbero un’avventura in Eccellenza senza avere la disponibilità del pubblico. Non solo per una fondamentale e indispensabile questione economica.

Il calcio, a tutti i livelli, senza tifosi è nulla. Basti ricordare gli anni anonimi dello Sciacca in Prima categoria e Promozione, quando al Gurrera si giocava a porte chiuse.

Festeggeremo comunque per la conquista della promozione in Eccellenz,a che sicuramente arriverà. Lo faremo per dare a questo eccezionale ed affiatato gruppo formato da dirigenti, tecnici, atleti e tifo organizzato, il giusto riconoscimento dopo due anni esaltanti fatto di vittorie sul campo e coinvolgimento sociale.

Ma guai a fare salti nel buio. La lungimiranza e l’organizzazione dell’attuale dirigenza avevano programmato e ragionata crescita. Ma non avevano previsto un evento straordinario che ha cambiato la vita di tutti noi. Anche dello sport più bello del mondo.

Giuseppe Recca