DEUTSCHE BANK PORTA REGIONE SICILIANA IN TRIBUNALE

Si è aperto un fronte legale tra la Regione Sicilia e Deutsche bank. Il gruppo tedesco ha aperto un claim a Londra contestando alla Regione di non avere versato nelle casse della banca 25 mila euro di interessi positivi sul contratto derivato a copertura del mutuo con Cdp, con scadenza 2023.

A nulla, a quanto apprende l’Ansa, sono valsi i tentativi di mediazione per evitare il giudizio. Nonostante l’Avvocatura dello Stato e la Cdp abbiano condiviso la scelta della Regione di non versare la quota, il governo sarebbe stato disposto a erogarli per evitare la causa.

Il negoziato aperto nei mesi scorsi si è concluso da qualche giorno: Nomura, Merril Lynch, Bnl e Unicredit avrebbero avanzato una proposta, ora al vaglio del Dipartimento Economia della Regione. Il gruppo tedesco invece avrebbe respinto l’invito a contrattare sulla sua quota residua di 55,9 milioni e avrebbe suggerito alla Regione di non procedere a eventuali azioni legali. Ma l’assessore all’Economia Gaetano Armao fa leva sul rapporto della commissione speciale d’indagine secondo cui in quei contratti derivati ci sarebbero diverse anomalie che la Regione potrebbe fare valere in sede legale.

«L’azione legale di Deutsche Bank dinanzi alla Corte inglese è stata avviata nel settembre del 2019 e notificata alla Regione Siciliana nel gennaio del 2020. La banca ha chiesto alla Corte di confermare la validità legale dei contratti in derivati sottoscritti tra Deutsche Bank e la Regione Siciliana e i reciproci diritti ed obbligazioni» ha precisato il gruppo Deutsche Bank a proposito del contenzioso legale con la Regione Siciliana.

«Nell’ambito dell’azione legale, avviata a seguito di contestazioni avanzate dalla Regione in merito ai contratti – aggiunge l’istituto di credito – Deutsche Bank ha pure richiesto il rimborso degli interessi negativi maturati, ma non pagati dalla Regione, ma ciò non costituisce l’oggetto principale della controversia. Deutsche Bank ha partecipato ai negoziati con la Regione al pari delle altre banche».