A Bivona la rivoluzione tecnologica entra nelle abitazioni, uffici pubblici, attività commerciali e ricettive, scuole, attraverso una rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultralarga. La copertura capillare del comune è avvenuta nei mesi scorsi con particolare attenzione alle zone meno digitalizzate.
I lavori sono stati condotti da Open Fiber, società per azioni chiamata a realizzare l’infrastruttura che consente già oggi a cittadini e imprese di beneficiare di velocità di connessione al web finora inedite.
Le risorse stanziate non gravano sul bilancio del Comune: l’infrastruttura è infatti finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica. Le attività sono state coordinate da Infratel, società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’attenta supervisione della Regione Siciliana. Oltre a private abitazioni e insediamenti produttivi, sono state inoltre cablate 5 sedi della pubblica amministrazione che possono quindi erogare i propri servizi in modo ancora più efficiente ed efficace: il poliambulatorio e il cimitero di Contrada Cappuccini, l’Istituto Comprensivo “G. Meli” di via Porta Palermo”, la biblioteca di Piazza San Giovanni e l’Ufficio del Giudice di Pace in Piazza Giovanni Cinà.
“Con l’attivazione della banda ultralarga – sottolinea il sindaco Milko Cinà – Bivona fa un grande passo in avanti sul tema dell’innovazione tecnologica e digitale. Si tratta di un’importante infrastruttura altamente innovativa per i cittadini, per la pubblica amministrazione e per il tessuto produttivo locale; un’opportunità che certamente costituisce una grande occasione di crescita per il nostro territorio. In questo difficile periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, ci siamo resi conto ancor di più dell’importanza del valore di una connessione veloce e stabile. Penso alle tante famiglie che oggi devono gestire la didattica a distanza dei propri figli ed ancora alla pubblica amministrazione, alle aziende ed ai professionisti che nonostante la grave situazione emergenziale che stiamo vivendo, mantengono la piena operatività assicurando i servizi ai cittadini e alle imprese”.Sono in totale 2.861 le unità immobiliari che verranno cablate in modalità FTTH (Fiber-to-the-home), con la fibra ottica stesa direttamente all’interno delle singole abitazioni. Questo permette di raggiungere inedite velocità di connessione al web (fino a 1 Gigabit al secondo). Complessivamente la rete si estende per circa 20 chilometri ed è stata realizzata in prevalenza (13,5 km) attraverso il riutilizzo di infrastrutture già esistenti.
“Una rete a banda ultralarga – spiega Clara Distefano, regional manager Sicilia di Open Fiber – permette di abilitare servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività, servizi finora in gran parte negati, soprattutto nei centri meno popolati del nostro Paese: telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, Industria 4.0, videosorveglianza, domotica e tanto altro ancora da inventare. Non a caso, le infrastrutture interamente in fibra ottica possono definirsi “a prova di futuro” poiché in grado di supportare successive evoluzioni tecnologiche”.
Open Fiber è un operatore wholesale only e non vende servizi in fibra ottica direttamente agli utenti finali: alla rete realizzata in qualità di concessionario di Stato possono così accedere tutti gli operatori telefonici o Internet service provider interessati. I cittadini di Bivona – i primi nella provincia di Agrigento a poterlo fare – per usufruire della banda ultralarga non devono quindi far altro che verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare un operatore per scegliere il piano tariffario preferito e iniziare a navigare ad alta velocità.