CORONAVIRUS: IL PUNTO DELL’ING. BRUNO NERI: “LA PROSSIMA SETTIMANA IN SICILIA CONTAGI PROSSIMI ALLO ZERO”
Ci avvaliamo del prezioso apporto dell’ingegnere Bruno Neri, di Sciacca, e docente di Elettronica presso Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. La sua analisi odierna sull’andamento della curva rappresenta il terzo apporto da noi pubblicato. Le analisi dell’ingegnere Bruno Neri hanno non solo dimostrato la valenza scientifica e prospettica, ma hanno, e soprattutto, dimostrato la veridicità delle elaborazioni culminate con l’esatta determinazione di numeri e date nelle quali essi si sono espletati.
L’ingegnere Bruno Neri, attualmente è impegnato in un complesso studio che riguarda gli effetti della meditazione tibetana sulle attività cerebrali con la partecipazione di meditatori in ritiro da diversi anni all’interno dei monasteri tibetani in India. L’ingegnere Neri è stato componente dello staff di tecnici sul disastro della nave Concordia per la parte civile.
Abbiamo iniziato la proficua collaborazione con l’ingegnere Bruno lo scorso 31 marzo pubblicando un articolo su come leggere esattamente i dati della Protezione Civile in merito all’emergenza coronavirus. Un articolo nel quale, con lo studio dei dati, l’ingegnere prevedeva la fase di picco e poi la lenta discesa dei contagiati, indicando anche una data. Data che si è dimostrata esatta.
Oggi, seguitiamo con l’analisi dei dati curata dall’ingegnere Bruno Neri. Giorni fa abbiamo pubblicato anche un prezioso contributo d’analisi da parte dell’ingegnere Cristiano Bilello. Siamo soddisfatti degli apporti dei due ingegneri a beneficio dei nostri lettori.
Il 18 aprile scorso, abbiamo pubblicato un secondo apporto dell’ingegnere Neri riguardo la possibilità dell’inizio della fase 2. Oggi facciamo il punto proprio partendo dall’iniziata fase 2.
Filippo Cardinale
——————————————–
A poco più di due settimane dal mio ultimo intervento del 18 Aprile e all’inizio della tanto sospirata e, allo stesso tempo, temuta Fase 2, credo sia opportuno fare il punto della situazione, per verificare se e in che misura le previsioni fatte in quella occasione si sono rivelate affidabili e per tentare di immaginare gli sviluppi futuri. Diciamo subito che l’evoluzione ha seguito perfettamente, fino ad oggi, le previsioni del 18 Aprile per quanto riguarda la situazione nazionale, mentre, per quanto riguarda la situazione siciliana, le previsioni si sono rivelate troppo ottimistiche. Vedremo più avanti quale è stata la causa.
Nella Fig. 1 possiamo vedere l’andamento del numero quotidiano di nuovi contagi che era di poco inferiore ai 3000 il 18 Aprile e adesso è arrivato a sfiorare quota 1000. L’andamento è ben interpolato dalla retta tratteggiata che indica l’avvicinamento allo zero intorno al 20 maggio. Pertanto, se le cose continuassero ad andare in questo modo, le previsioni del 18 Aprile che indicavano la settimana dal 15 al 22 maggio come il periodo in cui i nuovi contagi si sarebbero arrestati, risulterebbero verificate. Il condizionale è d’obbligo perché c’è di mezzo l’allentamento del lockdown dovuto alla Fase 2 che introduce una incognita non facilmente prevedibile. Tipicamente ci vogliono una decina di giorni prima che gli effetti comincino a essere visibili, 15 perché siano evidenti. Pertanto rifaremo il punto della situazione alla fine della prossima settimana.
Se gli effetti della fine del lockdown saranno contenuti, possiamo ragionevolmente attenderci che il numero di nuovi contagi scenda, se non a zero, a qualche centinaio di casi, o meno, nella seconda metà del mese di Maggio, oltre la metà dei quali concentrati nel Nord Ovest, con diverse regioni del Centro Sud a quota zero o con pochi contagi al giorno. Per altro, il numero di contagi su base nazionale è diventato, nel frattempo, una variabile più affidabile di quanto non lo fosse 15 giorni fa, quando era influenzato dal numero variabile di tamponi. Da una decina di giorni, infatti, il numero di tamponi si è stabilizzato intorno a 57.000.
La situazione in Sicilia
L’andamento quotidiano dei nuovi contagi in Sicilia è riportato in Fig.2. Come si vede la curva è molto più irregolare di quella dei contagi sul territorio nazionale. Ci sono due motivi principali di ciò: i) i numeri della Sicilia sono molto piccoli (da 30 a 50 volte) rispetto a quelli relativi all’intera penisola e, pertanto, le fluttuazioni statistiche sono molto più accentuate; 2) la politica dei tamponi non ha trovato, evidentemente, un suo equilibrio stabile in Sicilia e, nell’ultima settimana, ad esempio, il loro numero è passato da un minimo di 120 a un massimo di 430 al giorno, causando fluttuazioni significativi anche sul numero di positivi (nuovi contagi).
Le circostanze suddette hanno avuto certamente effetti negativi sulla validità della previsione la quale, però si sarebbe rivelata molto più attendibile di quanto non sia stata se non si fosse verificato un evento anomalo che ha sconvolto le statistiche. Il suo effetto è evidente nel picco della curva dei nuovi contagi del 21 Aprile. In quella data sono stati riscontrati ben 76 nuovi positivi a fronte dei 41 del giorno prima! Si tratta di una evidenza che merita qualche verifica più approfondita. La verifica è presto fatta andando ad esaminare i notiziari di quei giorni: ben 41 nuovi positivi sono stati riscontrati in data 21 Aprile presso una residenza sanitaria assistita (RSA) di Caltagirone. L’andamento decrescente della curva dei contagi ha così subito un contraccolpo che solo dopo un paio di settimane è stato riassorbito: questo spiega il ritardo con cui la curva dei contagi si sta avvicinando allo zero.
La prossima settimana dovrebbe essere finalmente quella in cui i nuovi contagi toccheranno lo zero o si saranno ridotti a qualche unità.
Conclusioni
Le conclusioni possono essere improntate a un moderato ottimismo. Fatta salva l’incognita derivante dagli effetti non prevedibili dell’allentamento delle restrizioni della Fase 2, nella prossima settimana si dovrebbe vedere il progressivo azzeramento dei contagi in Sicilia e in diverse Regioni del Sud (qualcuna ha già conseguito il risultato) e nella terza settimana di Maggio anche al Nord le cose dovrebbero avviarsi nella stessa direzione.
Questo fa ben sperare che il mese di Giugno possa essere testimone di un ulteriore significativo allentamento delle restrizioni con la possibilità di riprendere i viaggi e i collegamenti anche tra Regioni diverse e di riattivare, almeno parzialmente e su base prevalentemente nazionale, il consueto flusso turistico verso i mari del Sud.
Bruno Neri