IL CARDINALE MONTENEGRO EMANA NUOVE DISPOSIZIONI PER LA CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIE
“Le Istituzioni governative, il Comitato Tecnico-Scientifico e la Segreteria Generale della CEI stanno valutando le condizioni alle quali, gradualmente, potremo riprendere le celebrazioni con il popolo e le attività pastorali ordinarie”. Lo scrive il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo metropolita della nostra Curia che aggiunge: “Nessuno può prendere arbitrariamente iniziative personali. Aspettiamo tutti con rispetto le indicazioni che ci verranno date”.
Queste sono, invece, le indicazioni da seguire per la celebrazione del Rito delle esequie.
A. CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIE
È possibile celebrare le esequie con la messa sia in chiesa sia all’aperto, in spazi idonei,
contigui alla chiesa. Non è consentito celebrare in spazi non di pertinenza della
parrocchia.
B. MISURE DA OSSERVARE PER LA CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIE
Di seguito vengono indicate alcune disposizioni – già condivise dalle autorità di cui sopra
– cui ottemperare con cura, «nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di
contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2».
1. Luogo della celebrazione
La chiesa sia igienizzata regolarmente, mediante pulizia delle superfici e degli arredi
con idonei detergenti ad azione antisettica. La stessa cosa venga fatta per la
celebrazione all’aperto.
2. Strumenti necessari
Il parroco provveda a dotarsi di un termometro digitale o di un termo-scanner.
Parimenti dovrà dotarsi di alcuni dispenser igienizzanti per le mani.
3. Partecipanti alle esequie
Riguardo ai partecipanti ci si dovrà attenere scrupolosamente alle disposizioni
ministeriali, che consentono «l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino
al massimo di 15 persone […] indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando
rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Se
qualcuno facesse problemi, il celebrante dovrà chiudere la chiesa e celebrare il solo
rito delle esequie senza messa al cimitero.
4. Individuazione dei partecipanti
Spetta alla famiglia individuare le 15 persone ammesse al rito funebre e consegnarne
l’elenco nominale all’agenzia funebre, che si farà garante per l’ingresso. Il Vicario
Foraneo potrebbe dare indicazioni precise a tutte le agenzie funebri della Forania,
chiedendo la loro collaborazione.
5. Norme da osservare prima dell’accesso in chiesa o nello spazio all’aperto
Un addetto alla sicurezza (individuato dal parroco) dovrà misurare la temperatura
corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. Questa disposizione è
richiesta anche per le celebrazioni all’aperto. Venga bloccato l’accesso a chi abbia una
temperatura corporea superiore ai 37,5°C o presenti altri sintomi influenzali o abbia
avuto contatti con persone positive a SARS-COV-2.
6. Presbitero celebrante
Il presbitero che celebra la messa e il rito delle esequie indossi la mascherina, avendo
cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, e mantenga un’adeguata distanza di
sicurezza dai partecipanti.
7. Distribuzione dell’Eucarestia
Prima di distribuire la comunione, il celebrante dovrà curare l’igiene delle proprie mani
con un dispenser da tenere vicino all’altare. Per ridurre al minimo gli spostamenti, sia
il celebrante stesso a recarsi ai posti, dove i fedeli sono disposti nel rispetto della
distanza sanitaria. Lo stesso abbia cura di porre la particola sulle mani dei fedeli,
evitando il contatto fisico con esse.
8. Norme igieniche da osservare dopo la celebrazione
Terminata la celebrazione, il parroco abbia cura di favorire il ricambio dell’aria degli
ambienti utilizzati.
9. Comunicazione ai fedeli
Il cardinale Montenegro invita i parroci ad informare tempestivamente la comunità sulle disposizioni di sicurezza sopraindicate, sia attraverso i vari canali di comunicazione di cui la parrocchia
dispone, sia affiggendo all’ingresso della chiesa appositi cartelli informativi.
“Con la speranza di tornare al più presto alla normalità per riprendere il nostro cammino di fede comunitario, vi saluto cordialmente insieme al neoeletto Arcivescovo Coadiutore Alessandro”.