AGRICOLTORI CHIEDONO “STOP A RUOLI IRRIGUI 2013-2019”

Tutte le forze politiche devono concretamente impegnarsi per la sospensione (nella prossima finanziaria regionale) e l’annullamento poi, delle integrazioni dei ruoli istituzionali ed irrigui dei Consorzi di Bonifica riferiti agli anni passati”.

Lo sostengono le associazioni agricole Terra è Vita, Movimento Consumatori, Comitati Spontanei Agricoltori, Uci, Copagri e Feder.agri che già avevano rilevato come la sospensione dei ruoli istituzionali dei consorzi di bonifica, già espressa nell’art. 10 della legge n. 10 l.r. n. 1/2020 non era misura sufficiente per venire incontro alle esigenze e bisogni degli agricoltori siciliani.

La sospensione, per come deliberata, sta approdando all’Assemblea Regionale Siciliana, con alcune modifiche.

Sembra che la sospensione prima prevista soltanto per i ruoli istituzionali e limitata agli anni 2014/2018 – dicono le organizzazioni professionali agricole, sia stata allargata anche ai ruoli irrigui e agli anni 2013-2019”.

I produttori agricoli sottolineano come stiano vivendo tempi difficili e sia indispensabile dare sostegno all’intero comparto e si aspettano allora che tutte le forze politiche vogliano fare la propria parte contribuendo all’approvazione della norma di legge. E vogliano che sia dato lo stop a tutti i ruoli dei consorzi di bonifica.

La sospensione deve necessariamente portare all’annullamento di tutti i ruoli relativi ai conguagli ed integrazioni, sia relativamente ai “benefici” che con riferimento alle tariffe idriche ed irrigue. Ci aspettiamo – affermano con determinazione – che tutte le forze politiche comprendano le necessità degli agricoltori e pongano in essere tutte le azioni necessarie per approdare alla sospensione dei ruoli dei consorzi di bonifica e poi all’annullamento di tali ruoli e conguagli, parametrando le spese e i costi del servizio di irrigazione alla reale fruizione e qualità del servizio.

Ora attendono le decisioni della Regione Siciliana e chiedono ad ogni deputato regionale di non “tradire” la fiducia degli agricoltori siciliani.