IL RITORNO DI GIUSEPPE MARINELLO ED I SUOI INTERROGATIVI SULL’OSPEDALE
“Errata la scelta operata nella nostra Asp di organizzare più reparti “COVID dedicati” all’ospedale di Sciacca”.
Lo dice oggi, tornando dopo tanto tempo ad esprimere pubblicamente una sua opinione del dibattito cittadino, l’ex senatore Giuseppe Marinello, che con i consiglieri comunali Giuseppe Milioti e Calogero Bono ha sottoscritto una nota con delle consideraizoni.
I tre ritengono che sarebbe stato più razionale concentrare tutto in unica struttura a servizio di tutta la provincia, così come suggerito in via generale dal Ministro Speranza.
Trovandoci oggi di fronte scelte già prese, consolidate anche attraverso ingenti investimenti dedicati, i tre pongono delle domande:
1. Secondo quale logica, dopo la dimissione dei primi pazienti Covid, si è deciso di procedere al trasferimento dei pazienti non Covid di aria internistica alla Clinica Sant’Anna di Agrigento senza valutare la possibilità di ricovero degli stessi utilizzando aree dedicate presso l’Ospedale di Sciacca e/o di Ribera ?
2. Perché è stato completamente smantellato il reparto di chirurgia, destinandone le superfici ad area Covid con la conseguente allocazione di pochi posti letto destinati ai pazienti chirurgici al 4 piano presso il reparto di ortopedia e con la sospensione dell’attività chirurgica di routine?
3. Perché è stata sospesa l’attività chirurgica del reparto di oculistica con l’invio delle urgenze presso altre sedi ospedaliere?
4. Visto che il reparto di rianimazione,oggi interessato da ingenti lavori di adeguamento per pazienti Covid, probabilmente verrà destinato per l’esclusivo ricovero degli stessi, sino a quando si è deciso di trasferire il reparto di rianimazione non Covid nelle sale operatorie ?
5. Nei lavori eseguiti al secondo piano per il reparto Covid, nella valutazione dei percorsi sporco/pulito, si è tenuto conto delle esigenze del personale compreso la realizzazione di servizi igienici dedicati?
6. Risponde al vero che è stato destinato l’Ospedale di Ribera per gli interventi chirurgici dei pazienti Covid con la conseguente realizzazione presso lo stesso nosocomio di 4 posti di rianimazione ?
7. Risponde al vero che pazienti Covid verrebbero ricoverati a Sciacca o a Ribera solo dopo l’esaurimento dei posti negli altri ospedali già utilizzati per la pandemia in atto ?
8. In caso invece di ricovero di pazienti Covid, superata la fase in cui necessitano dell’utilizzo della rianimazione, per il proseguimento delle terapie gli stessi rimarrebbero a Sciacca o verrebbero trasferiti in altri ospedali della Sicilia Occidentale (ad esempio Marsala o Partinico) ?
9. Poiché ad oggi, per fortuna, pare non ci siano in ospedale pazienti Covid perseverare il percorso intrapreso è un comportamento razionale ?
10. Poiché a causa di questa nuova organizzazione si riducono le sale operatorie da 6 a 2 come e quando si potrà riprendere nel nosocomio di Sciacca la gestione ordinaria quo ante, al fine di garantire i livelli di assistenza di cui il nostro territorio ha bisogno ?
11. E’ Prevista nuova assunzione di personale ad integrazione di quello già esistente ?
Marinello, Bono e Milioti auspicano di essere rassicurati nei nostri dubbi e nelle incertezze del momento ma sono attanagliati da una più grande preoccupazione sul futuro del Giovanni Paolo II, ovvero che la risultanza dell’emergenza alla lunga si traducesse in un definitivo depotenziamento della struttura ospedaliera di Sciacca, con una contrazione di reparti, con una riorganizzare dei servizi sanitari che mortifichi il nostro territorio, con conseguenti gravi disagi per la popolazione che si vedrebbe costretta ad un fastidioso pendolarismo incrementando il turismo sanitario verso altre Province o altre Regioni.