SERVIZI OSPEDALIERI, LE PERPLESSITA’ DEL COMITATO CIVICO DI MENFI

Il componenti del Comitato civico di Menfi per la sanità pubblica , preoccupato per quanto sta succedendo al “sistema sanitario” della provincia di Agrigento e nello specifico nel distretto di Sciacca ed al suo ospedale con la realizzazione di un centro Covid 19, ha deciso di prendere posizione.

In un documento a firma di Antonino Buscemi, Michele Botta, Vincenzo Lotà, Paolo Campo, Vito Clemente e Gaspare Bonfiglio sottolineano che “appare illogico pensare di limitare l’uso di un ospedale pubblico come Sciacca e di destinare i pazienti non Covid in una struttura a 100 km di distanza, ovvero ad un ora e mezza di percorrenza”.

Manifestano perplessità in ordine alla stipula di convenzioni con le strutture private in sostituzione di quelle pubbliche in quanto:

-Le strutture private sono state “legittimamente” ideate per dare profitti mentre quelle pubbliche sono sorte per rendere servizi così come imposto dalla Costituzione italiana.
-L’esperienza e le ultime note vicende legate all’emergenza Covid19 nelle regioni del nord Italia hanno dimostrato la non adeguatezza delle strutture private.
– il ricorso alle strutture private da parte di chi amministra-gestisce le strutture pubbliche sembrerebbe una tacita ammissione di avere fallito nel proprio ruolo.

“Non si comprendono – aggiungono – le motivazioni ingegneristico-sanitarie-economiche che hanno guidato le scelte finora poste in essere per la conversione/modifica dell’ospedale di Sciacca. Sarebbe stato opportuno valutare concordemente soluzioni alternative peraltro prospettate in questi giorni da diversi operatori del settore e che si sarebbero potute realizzare con costi contenuti evitando di sperperare denaro e patrimonio pubblico ma soprattutto continuando a garantire un servizio indispensabile al territorio”.

Il comitato ritiene che decisioni di tale primaria importanza che coinvolgono in modo diretto tutti i cittadini del territorio non possono e non devono essere assunte senza il coinvolgimento dei diretti fruitori. Ed esprimono piena solidarietà e sostegno ai sindaci che si sono schierati a difesa dei propri amministrati e del territorio.

Il comitato invita i sindaci, il presidente della commissione sanità regionale, i parlamentari regionali e nazionali e quanti svolgono ruoli istituzionali a farsi portatori di queste istanze per riportare serenità e mettete a conoscenza i cittadini del territorio.
“Dovrebbero inoltre farsi portavoce – dicono – della richiesta di un resoconto economico sulle spese preventivate e fin qui sostenute per la trasformazione dell’ospedale onde tacitare voci incontrollate che si stanno diffondendo”. E auspicano infine che si possa concordare una soluzione nell’interesse del territorio che chiede con forza risposte certe.