IL SINDACO DI SCIACCA REITERA LA VISITA ISPETTIVA MINISTERIALE AL “GIOVANNI PAOLO II”

Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, reitera al Ministero della Salute la richiesta di visita ispettiva all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. La missiva è anche indirizzata, per conoscenza, anche alla Procura della Repubblica di Sciacca.

Il sindaco, in buona sostanza, ribadisce che essendo autorità sanitaria locale ed ufficiale di governo nel caso in cui si debbano affrontare casi di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, che interessano la popolazione locale, funzione che rende il primo cittadino responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e che al medesimo sono attribuiti poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato degli organi delle Aziende Ospedaliere.

Funzioni attribuite da norme ben precise che impongono il sindaco a conoscere lo stato di salute della popolazione, poichè deve assumere  provvedimenti se esistono pericoli incombenti e deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta.

Il nocciolo della questione riguarda la situazione dell’ospedale di Sciacca ed il Piano di intervento ospedaliero nell’ambito della emergenza Covid-19.

Il sindaco di Sciacca denuncia come è  evidente che la scelta di creare un Covid Hospital all’interno del Presidio Ospedaliero di Sciacca è stata adottata in palese dispregio delle puntuali indicazioni ministeriali, dettagliatamente e chiaramente rese pubbliche da codesto Ministro della Salute.

Il sindaco, tra l’altro, evidenzia anche le gravi segnalazioni che provengono da cittadini e dal personale ospedaliero. Quest’ultimo, in realtà, è stato, formalmente ed informalmente, diffidato dall’esprimere la propria opinione e dal rappresentare il proprio disagio, in sfregio alla libertà di pensiero e di parola costituzionalmente garantita.

Per il sindaco di Sciacca, sono evidenti l’aggravamento del rischio epidemiologico e l’allarme sociale che la situazione sta generando. Ma chiosa anche come tutte le richieste di intervento, di informazione, di concertazione, di revisione delle scelte operate, indirizzate formalmente ed informalmente dalla scrivente al Presidente della Regione, all’Assessore regionale della Salute, ai vertici ASP, sono rimaste senza riscontro e respinte implicitamente, tramite comportamento concludente, dagli stessi che persistono nella decisione di compromettere la sicurezza del Presidio Ospedaliero di Sciacca, di renderlo non fruibile per i pazienti non Covid, di lasciare i cittadini senza adeguata assistenza sanitaria.