SINDACI DI 17 COMUNI DELL’HINTERLAND DI SCIACCA CHIEDONO INTERVENTI STRAORDINARI

Scendono in campi allarmati e tutti insieme i sindaci dei Comuni del comprensorio di Sciacca. I 17 sindaci si rivolgono a tutte le autorità di governo, da quello provinciale a quello regionali, fino a quello centrale.

E chiedono interventi urgenti per l’emergenza coronavirus che sta interessando il versante occidentale della provincia di Agrigento.

Ecco il testo della lettera firmato dai sindaci dei Comuni di RIBERA, SCIACCA, CALAMONACI, LUCCA SICULA, VILLAFRANCA SICULA, BURGIO, MONTALLEGRO, BIVONA, MENFI, CALTABELLOTTA,
CATTOLICA ERACLEA, CIANCIANA, ALESSANDRIA DELLA ROCCA, SANTO STEFANO DI QUISQUINA, SAMBUCA DI SICILIA, SANTA MARGHERITA DI BELICE, MONTEVAGO.

 

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Regione Siciliana
Al Ministro della Salute
All’Assessore della Salute della Regione Siciliana
Al Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale
Al Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana
Al Commissario Straordinario per l’Emergenza Coronavirus
Al Prefetto della Provincia di Agrigento
Al Direttore Generale ff dell’ASP di Agrigento
Al Presidente dell’ANCI NAZIONALE
Al Presidente dell’ANCI REGIONALE

Manifestiamo forte preoccupazione per la condizione di incalzante emergenza che si sta determinando nel versante occidentale della provincia di Agrigento e per la
potenziale diffusione del contagio nel nostro territorio.
Vogliamo richiamare la vostra attenzione sulla inderogabile necessità di frapporre tempestivamente un argine alla repentina e notevole espansione dell’epidemia in questa parte della Provincia di Agrigento, ove, al momento in cui si scrive, si registrano, in poco più di una settimana, 19 casi di positività su 20 della Provincia di Agrigento.

La situazione appare tanto più preoccupante in ragione del fatto che il contagio si è generato a partire dall’ Ospedale di Sciacca, vulnerandone la capacità di assolvere adeguatamente ad una efficace azione di contenimento dell’emergenza.
Occorre pertanto, a nostro avviso, agire sul piano di un potenziamento delle previsioni di dotazioni sanitarie già predisposte ed individuare nelle strutture sanitarie presenti nel territorio, in particolare a Sciacca e Ribera, una dislocazione sinergica degli interventi già programmati.
Le due strutture ospedaliere, se adeguatamente attrezzate e distinguendone le funzioni, certamente si prestano a fronteggiare l’allarmante situazione emergenziale.
Non deve sfuggire, come prima segnalato, che la quasi totalità dei casi positivi ai tamponi nella Provincia di Agrigento si alloca nel territorio Sciacca – Ribera, ed è qui che bisogna dispiegare la priorità degli interventi.

Riteniamo altresì segnalare l’esigenza di un’accentuazione degli sforzi delle strutture competenti, al fine di risalire il più possibile alla catena dei contatti del “focolaio” del contagio e predisporre in maniera estensiva tutte le misure di contenimento attraverso l’isolamento fiduciario.
A tal fine non bisogna escludere il ricorso ad un potenziamento tempestivo del personale a ciò preposto.
Occorre altresì stare vicini al territorio e ai suoi cittadini, che stanno dimostrando grande collaborazione e senso di responsabilità nell’osservanza delle regole imposte dal Governo Nazionale e Regionale, cittadini che reclamano, a buon diritto, di avere le opportune e trasparenti informazioni attraverso comunicati ufficiali delle autorità preposte a gestire l’emergenza.

Siamo certi che le nostre richieste e sollecitazioni si inseriscono nel solco delle rilevanti iniziative assunte dal Governo Nazionale e Regionale, che noi Sindaci abbiamo correttamente divulgato ed attuato, fornendo un contributo fattivo alle iniziative di contrasto al Covid-19 già intraprese.

Auspichiamo pertanto un coinvolgimento efficace e diretto della Protezione Civile Nazionale e Regionale e del Commissario Straordinario per l’Emergenza Coronavirus al fine di garantire e salvaguardare l’incolumità di tutti i cittadini del territorio, poiché dai dati attualmente rilevati nel versante occidentale della Provincia di Agrigento, si può ragionevolmente presumere che l’entità dell’emergenza richieda le medesime attenzioni e misure di tutela sanitaria approntate nei territori del Lodigiano e del Veneto.