DAI RAGAZZI “UN ARCOBALENO PER SCONFIGGERE LA PAURA”. LE INIZIATIVE DELLE MAMME (fotogallery)

Un arcobaleno per sconfiggere la paura.  “Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia.” Queste parole sono di Paulo Coelho e forse oggi rappresentano un pò il percorso che tutti noi stiamo facendo. E passando in mezzo a questa tempesta, aspettiamo di vedere il sole.

Costretti, per proteggere gli altri e noi, a stare in casa, le mamme cercano un modo per rendere meno pesante il soggiorno forzato ai bambini. Con loro si gioca, si fanno i compiti, e si disegna. Da qui l’idea improvvisata di alcune mamme, nelle chat della scuola, di far disegnare ai propri piccoli un arcobaleno di luci con la scritta “Andrà tutto bene”.

Un messaggio che sta facendo il giro di tante chat a Sciacca.  Un po’ la frase simbolo che in questi giorni ripetiamo ai nostri figli insieme alla favola che un piccolo mostriciattolo , fratellino del raffreddore, sta facendo ammalare tanti grandi e che l’unico modo per sconfiggerlo è l’amore e l’unione della famiglia che decide di stare insieme e stare a casa per mandarlo via.

Nasce,dunque, l’idea di far disegnare ai bambini un arcobaleno su un lenzuolo , su un cartellone per poi appenderlo alle finestre delle case per lanciare un messaggio di positività e far divertire i bambini dipingendo.
E si sa l’arcobaleno è formato da sette splendidi colori, il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, il blu, l’indaco e il violetto, cioè i colori dello spettro solare.

E guarda caso sono 7, un numero di per sé speciale, perché nel linguaggio angelico indica che “siamo in sintonia con il Cielo, di cui stiamo seguendo il cammino,
indicatoci, proprio come Noè, quindi siamo sulla strada giusta che presto ci porterà a un nuovo futuro gioioso, che si attiverà dopo aver seguito le linee guida avute”.

E per noi oggi le linee guida sono quelle dell’OMS, 10 regole importanti che tutti stiamo seguendo. Ai bambini, ancora oggi, lasciamo la gioia di vedere i propri genitori spesso a casa, di ritrovarsi con loro a giocare, di vivere un po’ di più la loro amata famiglia.

Monica Sutera