RIFIUTI E TARIFFE, L’ALLARME DELL’ASSESSORE REGIONALE PIEROBON. PESANTI EFFETTI SUI COMUNI
Fibrillazione mista a preoccupazione nel mondo dei rifiuti e delle relative tariffe. Ad aprile gli enti locali siciliani dovrebbero adottare il modello Arera per calcolare la tariffa dei rifiuti, secondo quanto prevede un decreto dell’ottobre del 2019.
Ma l’allarme deriva dal fatto che il modello rischia di travolgere le casse degli enti locali. Nel mese di aprile scade il termine per le Srr per realizzare i piani economici e finanziari, pena le sanzioni. Ma il modello così come è “non è applicabile” nell’Isola, ha ricordato ieri l’assessore regionale Alberto Pierobon incontrando i presidenti delle Srr e l’Anci Sicilia.
Il governo Musumeci chiede una proroga all’Arera, l’autorità per la regolazione dell’energia. Però, per non farsi trovare impreparati fornisce assistenza tecnica e amministrativa agli enti locali. Nel corso della riunione convocata a Palazzo d’Orléans alla presenza del direttore generale Salvo Cocina, del segretario generale
dell’Anci, Mario Alvano, della dirigente del Piano di rafforzamento amministrativo, Patrizia Valenti, si è cercato di studiare una soluzione.
“Le nuove regole – spiega Pierobon –rispondono più alle esperienze delle utilities del Nord e in questo momento storico rischiano di aumentare il divario tra il Nord e il Sud d’Italia”.
Nel corso della riunione sono emerse parecchie criticità. Col nuovo metodo, le Srr devono rifarsi ai costi storici degli anni passati, che però non solo registrano difficoltà di riscontro ma si trascinano dietro anche le storture legate all’emergenza. Un misto che non può che aggravare ancora di più la situazione.
“Si rischiano dei riflessi finanziari pesanti sui Comuni visti i livelli di riscossione dei tributi”, chiosa Alvano. Le Srr hanno ribadito la richiesta di aiuto e la volontà di collaborare, rilanciando l’allarme su mancanza di professionalità interne e difficoltà di applicare stesse regole in territori diversi.