MALTRATTAVA LA COMPAGNA E MINACCIAVA I PARENTI: DALL’AFFIDAMENTO IN PROVA AL CARCERE
Ieri i carabinieri della Stazione di Trapani, in conclusione di una mirata attività di indagine, hanno eseguito l’ordinanza di aggravamento emessa, dall’Ufficio di Sorveglianza di Trapani, per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti di un uomo trapanese, cl.86, in atto sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, per fatti attinenti a svariati reati, tra cui minacce, violenza privata e lesioni personali.
Le indagini hanno acclarato che l’uomo era solito vessare con violenze fisiche e psicologiche la compagna convivente e minacciare, nel contempo, i parenti più prossimi della vittima, ingenerando nella donna uno stato di soggezione e paura per la propria incolumità.
Alla luce della gravità dei fatti, il pericolo concreto che i reati commessi dall’uomo potessero esser portati ad ulteriori più gravi conseguenze e i precedenti di polizia di cui lo stesso risulta gravato, l’Autorità Giudiziaria competente, condividendo pienamente le risultanze investigative prodotte dai militari della Stazione, ha sospeso la misura dell’Affidamento in prova, sostituendola con quella più afflittiva della custodia in carcere. Per tali motivi l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.