CHIESTO UN SECOLO DI GALERA PER LA SAGUTO E IL “CERCHIO MAGICO”
Richieste di condanne pesanti per il “sistema Saguto”. La procura di Caltanissetta ha chiesto per l’ex magistrato Silvana Saguto, ex capo della sezione misure di prevenzione patrimoniali del tribunale di Palermo, 15 anni e 10 mesi di carcere. Per il marito Lorenzo Caramma chiesti 9 anni, per il figlio Emanuele 6 mesi. Dodici anni e 3 mesi per l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara.
È stato il procuratore capo Amedeo Bertone a formulare le richieste per i 15 imputati del processo a dinnanzi al tribunale presieduto da Andrea Catalano. A sostenere l’accusa Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti. Quel sistema, ha detto il pm in aula “perverso e tentacolare che ha creato un danno irreparabile e incalcolabile all’immagine della magistratura”.
Sono 74 i capi d’imputazione contestati all’ex presidente della sezione misure di prevenzione patrimoniali, già radiata dalla magistratura dal Csm. Accuse mosse nei sui confronti che vanno dalla corruzione alla concussione all’abuso d’ufficio, agli atti contrari ai doveri d’ufficio e quel dare ed avere utilità in concorso con gli altri imputati fino al vincolo associativo permanente.
Pene pesanti sono state invocate anche per Carmelo Provenzano, 11 anni e 10 mesi, imputato insieme alla moglie Maria Ingrao, psicologa coadiutrice giudiziaria, per la quale la Procura ha chiesto 4 anni e 5 mesi. Con lei è indagata anche la cognata Calogera Manta per la quale la pubblica accusa ha chiesto 4 anni e 6 mesi, e Roberto Sant’Angelo, amministratore giudiziario, sul quale pende una richiesta di condanna a 10 anni e 11 mesi.
“Dalle intercettazioni emerge un quadro desolante, ci sono pubblici ufficiali e magistrati che hanno tradito la loro funzione per interessi privati. Non so come finirà, magari Nicola Santangelo e Carmelo Provenzano verranno assolti, ma per questa vicenda dovranno vergognarsi a vita”. È il duro atto di accusa del pm Maurizio Bonaccorso nel corso della requisitoria.