ACQUA, L’ATI INADEMPIENTE. REGIONE INVIA COMMISSARIO PER NON FAR PERDERE FINANZIAMENTI
Con Decreto del Presidente della Regione n. 510 del 5 febbraio scorso, Nello Musumeci ha nominato “commissario ad acta Girolamo Galizzi, dipendente del Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, Commissario ad acta presso l’Assemblea Territoriale idrica di Agrigento con il compito di provvedere in via sostituiva allaredazione e/o aggiornamento del Piano d’Ambito di cui all’art.149, D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152, come richiamato dall’art.172, comma 1, D.Lgs. n.152/2006 ed all’avvio della procedura di
affidamento del servizio idrico integrato ad un gestore unico d’ambito, secondo le modalitàdeliberate dall’Assemblea territoriale idrica”.
La nomina del Commissario ad acta serve a colmare un inadempimento da parte dell’Ati di Agrigento. Adempimento necessario “al fine di assicurare il pieno soddisfacimento degli adempimenti di legge sopra richiamati ed, in particolare, la redazione/aggiornamento del Piano d’ambito, necessaria per il successivo affidamento
del servizio ad un gestore unico, anche al fine di scongiurare la perdita dei finanziamenti nel settore del servizio idrico integrato per il periodo 2021-2027, per infrastrutture di primaria importanza per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica“.
“Con l’arrivo del Commissario ad acta, deve essere completato il procedimento di redazione e/o aggiornamento del Piano d’Ambito secondo le modalità ritenute più idonee, le cui relative spese sono per legge a carico dell’ente inadempiente”. Poi il Commissario trasmette il Piano all’Assemblea dei Sindaci “per l’approvazione nel termine di trenta giorni; in caso di mancata approvazione del Piano d’Ambito da parte dell’Assemblea dei Sindaci nel termine indicato, il Piano d’Ambito è approvato dal Commissario ad acta”.
Il Commissario ad acta deve svolgere la sua missione entro la data del 31 luglio 2020. Nel Decreto firmato da Musumeci si evidenzia “come necessario e di primaria importanza, alla luce della data del 1° gennaio 2021, fissata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come condizione imprescindibile per potere accedere ai finanziamenti 2021-2027“. Dunque, l’inadempienza dell’Ati stava per mettere a rischio la partecipazione ai finanziamenti per le reti e per gli impianti.
L’Ati di Agrigento, con nota prot. n.3718 dell’8 novembre 2019 aveva chiesto la sospensione del provvedimento di diffida “al fine di non pregiudicare l’accesso ai
finanziamenti previsti dal MATTM nel settore idrico per il periodo 2021-2027”. Al fine di non pregiudicare i finanziamenti, i Presidente della Regione ha nominato il Commissario ad acta.
Il Piano di Ambito sarà aggiornato per l’interezza dei Comuni agrigentini. Ancora oggi rimane irrisolta la questione dei Comuni “ribelli”, nodo essenziale della questione finanziaria perché, come è accaduto fino ad oggi, i costi vengono ripartiti solo sui contribuenti dei Comuni che hanno consegnato le reti rispettando la legge.
Filippo Cardinale