CENTRODESTRA E DELIBERTO: “GRAVI VIOLAZIONI DI MONTALBANO”. LA SEDUTA “NON E’ NEPPURE INIZIATA”

Centrodestra e l’indipendente Cinzia Deliberto evidenziano “le gravissime violazioni da parte del Presidente Pasquale Montalbano”, nel corso della seduta consiliare di ieri sera.
La tensione politica è alta ed è “al culmine di altri comportamenti, posti in essere nell’esercizio della funzione, tutti finalizzati a non consentire che un atto di siffatto rilievo politico – amministrativo, come la mozione di sfiducia, venisse discussa e trattata dal plenum del Consiglio”.
“Ieri sera- scrivono i gruppi del centrodestra e Deliberto- il Presidente ha superato se stesso impedendo ad un Consigliere Comunale di prendere la parola sull’ordine dei lavori in spregio agli articoli 68 e 82 del regolamento e comunque delle comuni norme di riferimento che presiedono allo svolgimento delle sedute consiliari negli Enti Locali. A fronte di tale illegittimo, arbitrario ed antidemocratico comportamento, ai Consiglieri non è rimasto altro che abbandonare la seduta, non essendo stati messi nelle condizioni di espletare il proprio ruolo”.
Per la cronaca, Calogero Filippo Bono aveva chiesto la parola, puntava a proporre al Consiglio il rinvio della seduta proprio a causa delle già comunicate assenze di alcuni consiglieri.
Su tale proposta poi il Consiglio, come previsto dal regolamento, avrebbe dovuto esprimersi. “Ciò è stato impedito e a nulla vale il richiamo alla norma che disciplina lo svolgimento delle sedute in cui deve trattarsi la mozione di sfiducia che evidentemente attiene al momento nel quale il punto viene trattato”, scrivono ancora chiosando che “il regolamento bisogna saperlo leggere integralmente, in quanto è consentito in ogni momento ed a maggior ragione prima dell’apertura del punto, di proporre la modifica dell’ordine della trattazione degli argomenti (art. 68), ovvero una mozione d’ordine (art. 82), questioni pregiudiziali o sospensive (art. 84), queste ultime finalizzate proprio al rinvio del punto, su cui a maggioranza si pronuncia il Consiglio Comunale”.
Per il centrodetsra e Deliberto,” la seduta non è andata deserta, non essendo neppure iniziata per quanto sopra osservato”.  Quanto alla posizione assunta dal Sindaco, circa la prospettata decadenza della mozione, sulla base di un datato parere del 2004, da parte del Ministero dell’Interno, Dipartimento Autonomie Locali, “a prescindere dalla sua applicabilità o meno nella Regione Siciliana, dove in materia elettorale vige una competenza esclusiva, ciò non sposterebbe di una virgola il problema, atteso che, nel medesimo parere, viene affermata la possibilità di una sua riproposizione”, precisano centrodestra e Deliberto.
Per il centrodestra e Deliberto è inutile che “si rispolveri la solita populistica argomentazione dei problemi della città, perché sono proprio questi e l’incapacità di saperli affrontare e risolvere da parte del Sindaco e dell’amministrazione che hanno spinto i firmatari della mozione”.
Infine, comunicano che “è nostra intenzione valutare di interessare gli organi competenti in ogni sede e compiere ogni opportuna iniziativa, per i gravissimi fatti accaduti. In ogni caso, alla luce di quanto rappresentato, riteniamo che il Presidente non rappresenti più il Consiglio Comunale, non essendosi ispirato a criteri di imparzialità, così come dispone l’art. 20 del regolamento”.