MAZARA, PRIMA DI MORIRE ROSALIA MASSACRATA A BOTTE
“Un mosaico di ecchimosi, una visione terribile. La vittima è stata picchiata per almeno tre giorni prima della sua morte senza mai ricevere alcuna assistenza”. Il dirigente della Squadra mobile di Trapani, Fabrizio Mustaro, racconta all’Adnkronos i momenti del ritrovamento del cadavere di Rosalia Garofalo, la donna di 52 anni, trovata morta nella sua abitazione di Mazara del Vallo. In una casa di campagna. Ecco perché nessuno ha sentito le grida e le suppliche della donna massacrata, secondo l’accusa, dal marito, Vincenzo Frasillo, di 53 anni, fermato la notte scorsa per l’omicidio.
“La signora in passato aveva presentato due denunce per percosse nei confronti del marito ma le aveva ritirate -spiega ancora Mustaro – aveva detto di essersi rifugiata in una comunità per donne maltrattate”.
La donna di 52 anni è stata trovata senza vita ieri sera nella sua abitazione. Gli agenti della Squadra Mobile di Trapani e del Commissariato P.S. di Mazara del Vallo sono intervenuti ieri sera, intorno alle 20,30, nell’abitazione dei due coniugi, nella via Calypso, dopo che l’uomo aveva chiamato i medici del 118, segnalando il decesso della moglie, disoccupata di Mazara del Vallo. La donna è stata trovato riverso sul letto matrimoniale e presentava gravi segni di percosse su tutto il corpo. L’uomo, condotto in Commissariato, per tutta la notte è stato sottoposto a interrogatorio, alla presenza del suo difensore.