GIURIA CARNEVALE: INCOMBENZA DI CUI FUTURIS HA FATTO VOLENTIERI A MENO
Ora si apre il dibattito anche sull’altra novità contenuta nel bando per il Carnevale 2020 e già anticipata all’atto di pubblicazione del documento nel quale sono contenute alcune delle nuove idee dell’amministrazione comunale in carica, ed in particolare del terzo assessore comunale allo spettacolo dell’attuale governo cittadino, Sino Caracappa.
Si tratta dell’avviso pubblico attraverso cui l’amministrazione intende individuare gli esperti che faranno parte della giuria che decreterà i vincitori tra i carri allegorici di categoria A e B in concorso alla sempre più vicina prossima edizione del Carnevale.
La giuria, come era noto, sarà individuata attraverso una sorta di manifestazione d’interesse. Il tema fa discutere, come d’altronde avviene per ogni novità che riguarda la nostra popolare festa, amata e odiata allo stesso tempo. Chi vuole farne parte deve presentare istanza con annesso curriculum e poi il Comune sceglierà i sedici componenti. Un aspetto questo della selezione che non è stato assegnato alla Futuris, così sgravata (hanno tirato un sospiro di sollievo) da una incombenza che negli ultimi anni è risultata molto pesante.
Richiesti due giurati per ciascuna delle otto categorie previste: architettura, movimenti, illuminazione, copione, recita, inno, allegoria, gruppo mascherato.
Ovviamente si cercano figure di esperienza nei vari settori, in alcuni casi anche professionisti con tanto di laurea in architettura per gli aspetti che riguardano la struttura in cartapesta. Laurea anche per chi deve valutare il copione, un dettaglio importante, ma che in sostanza elimina tra i possibili pretendenti parecchi autori di copioni degli anni passati. E per le coreografie occorrono pure particolari competenze, come quelle possedute da un componente della giuria degli anni passati, Giuseppe Barsalona, che è stato ballerino classico professionista, ma il cui giudizio alla fine venne però contestato. Chiunque si candiderà, chiunque sarà selezionato e qualunque sarà il verdetto, c’è da giurare che a Sciacca come sempre ci saranno strascichi di polemica. Come quelli che in questi giorni si leggono sui social, ormai vero e proprio “arena” dove accade di tutto.
Gli interessati hanno tempo per presentare domanda fino a lunedì 3 febbraio.
Giuseppe Recca