Ecco, integralmente, la mozione di sfiducia presentata e protocollata nella tarda mattinata di oggi.

Al  Presidente del Consiglio Comunale  di Sciacca

 Al  sig. Segretario Comunale di Sciacca        

 e p.c. al sig. Sindaco di Sciacca 

 

MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO

 (L.R. n. 35 del 15/09/1997 e ss. mm. ii.)

I sottoscritti Consiglieri Comunali, in carica presso il Comune di Sciacca, trasmettono la presente mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Avv. Francesca Valenti, ai sensi dell’art. 52 del D. Lgs n. 267/00 e ai sensi dell’art. 10 della Legge regionale della Regione Siciliana n. 35 del 15/09/1997 così come sostituito dall’art. 2 comma 1 della L. R. n. 25/2000 e modificato dall’art. 7 della legge elettorale n. 6 del 05/04/2011 (come esplicitata nella circolare assessoriale n. 6 del 12 marzo 2012 Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Dipartimento delle Autonomie Locali), come ulteriormente modificata dall’art.4 della L.R. n. 17 del 11/08/2016 , nonché ai sensi dello Statuto Comunale.

 

PREMESSO CHE:

  • la normativa sopra indicata prevede che la mozione di sfiducia al Sindaco debba essere “motivata e sottoscritta” da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati (nel caso del Comune di Sciacca, quindi, da almeno 10 Consiglieri Comunali) ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione;

–       per essere approvata, la mozione debba essere votata favorevolmente da almeno il 60% dei consiglieri assegnati (nel caso del Comune di Sciacca da almeno 15 Consiglieri) e, in caso di approvazione, ne consegue l’immediata cessazione degli Organi del Comune;

  • il complesso normativo e giurisprudenziale che regolamenta l’istituto de quo prevede che la mozione debba essere motivata e che a tale scopo risulti supportata sia da elementi di natura politica che da motivazioni “giuridico-amministrative” particolarmente significative e rilevanti in rapporto al programma elettorale presentato dal Sindaco ed agli specifici obblighi che la legge impone al suo ruolo.

MOTIVAZIONI DI CARATTERE POLITICO

 

  • l’attuale amministrazione è stata eletta nel giugno 2017, con una rappresentanza cospicua in Consiglio Comunale (ben 14 consiglieri comunali su 24, attraverso l’ottenimento del premio di maggioranza) e, dunque, con una maggioranza stabile ed in grado di sostenere il programma elettorale del Sindaco eletto;

 

  • tale situazione, che avrebbe consentito una serena governabilità, è mutata quasi da subito a causa di improvvide azioni compiute dal Sindaco che hanno nel tempo indebolito il quadro di maggioranza, espressione del voto popolare. Azioni, queste, accompagnate sin dai primi mesi da continui dissidi interni alla compagine di governo cittadino;

 

  • e infatti con determina n. 29 del 12/09/2018, il Sindaco, Avv. Francesca Valenti, ha deciso di azzerare la propria giunta, che aveva presentato agli elettori e grazie alla quale aveva ottenuto il consenso elettorale, revocando tutte le deleghe assessoriali e snaturando la compagine che l’aveva eletta;

 

  • a causa di ciò, la maggioranza, a distanza di soli 14 mesi dalla consultazione amministrativa, ha perso due consiglieri comunali che si sono dichiarati, sin dopo la nomina dei nuovi assessori, indipendenti e conseguentemente ha avuto inizio una rovinosa decadenza politica dell’amministrazione Valenti; in Consiglio comunale, infatti, i numeri della maggioranza si sono assottigliati: 12 componenti della maggioranza e 12 componenti dell’opposizione;

 

  • nei mesi scorsi, cioè a distanza di soli 28 mesi dall’inizio del mandato, il Sindaco ha poi dovuto affrontare una nuova crisi politica causata da nuovi ennesimi dissidi e scontri all’interno della coalizione di maggioranza. Infatti, dopo la sofferta approvazione del bilancio di previsione 2019-2021, atto approvato grazie al senso di responsabilità delle opposizioni poiché era a rischio la stabilizzazione di 73 ex LSU, il Sindaco si è ritrovato con una giunta dimezzata, a causa delle dimissioni di due assessori rappresentanti una delle liste della coalizione ed ha assistito alla conseguente presa di distanza dei tre Consiglieri di riferimento (oggi dichiaratisi indipendenti) dei suddetti due assessori dimissionari dalla Amministrazione e dalla ex maggioranza;

 

  • quasi contestualmente, altro consigliere, già ex assessore revocato con il primo azzeramento, ha manifestato la propria volontà di rendersi indipendente, prendendo così anch’egli, palesemente, le distanze dal Sindaco e dall’Amministrazione, non condividendone il merito e il metodo dell’azione amministrativa;

 

  • la crisi innescatasi tra i componenti della coalizione è oggi giunta a un punto di saturazione tale per cui l’Avv. Francesca Valenti vede ridotta la sua rappresentanza in Consiglio a soli 8 consiglieri di maggioranza sui 24 assegnati.

 

  • in conseguenza di quanto sopra riportato, non ci si trova più in presenza né della maggioranza, che attraverso l’apparentamento delle liste ed il voto ai rispettivi consiglieri eletti ha costituito il quorum necessario all’elezione del Sindaco, né di fronte ad altra maggioranza politica alternativa che possa supportare l’azione amministrativa dell’Amministrazione Comunale; è dunque venuta meno la possibilità di proseguire il mandato amministrativo e di potere attuare il programma condiviso dalle liste di sostegno al Sindaco e presentato agli elettori.

 

MOTIVAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO

 DANNI ALLO SVILUPPO DELLA CITTA’

I continui dissidi politici e la diversità di vedute interne alla maggioranza hanno influenzato enormemente anche l’azione amministrativa che in questi mesi di mandato è stata assolutamente discontinua e caratterizzata da periodi di vuoto estremamente dannosi per la città; basti analizzare in merito la mancata partecipazione del Comune di Sciacca a bandi e opportunità europee, regionali e nazionali per il finanziamento di opere e servizi pubblici e l’ottenimento di agevolazioni e sgravi economici di vitale importanza per l’economia della città. Un comune privo di progettualità è un comune che non cresce e si impoverisce nel tempo lasciando danni irrecuperabili alle future generazioni.

A causa della mancata partecipazione a bandi di evidenza pubblica, sopra rilevata, e all’incapacità amministrativa di portare avanti un progetto di città, il Comune di Sciacca:

  • non è riuscito a mettere in sicurezza il torrente Cansalamone (le cui esondazioni producono frequentemente ingenti danni alla città) perdendo la possibilità di partecipare a un bando (Azione 5.1.1.a “Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera, asse prioritario 5 “Cambiamento climatico, prevenzione e gestione rischi”) con un progetto di circa 10 milioni di euro; inoltre, l’amministrazione non è nemmeno riuscita ad usufruire per tempo di 490.000 euro stanziati dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile per la “Pulizia del torrente Cansalamone e la realizzazione di una vasca di calma a servizio dello stesso”;
  • viene tagliato fuori dalle Zone Economiche Speciali non rispondendo alla richiesta di inclusione del Dipartimento delle Attività produttive della Regione Sicilia;
  • non ha ricevuto finanziamenti per i propri spazi teatrali non riuscendo a sfruttare un bando emanato dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana (DDG. n. 100 del 17 gennaio 2019);
  • non ha ricevuto alcun cofinanziamento di progetti finalizzati alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, non partecipando al bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Decreto del Ministero n.46 del 18 febbraio 2019);
  • non ha presentato alcun progetto per la realizzazione di parcheggi di interscambio, nonostante fosse presente nella graduatoria regionale (GURS 20 ottobre 2017) con un importo stanziato di 183.271,80 euro che dunque viene definitivamente perso;
  • non è riuscito ad incidere sul procedimento per la sistemazione definitiva del ponte sul torrente Cansalamone, per il cui intervento è stato destinatario di un finanziamento di tre milioni di euro, ritardandone la procedura a causa di richieste di apertura a tempo parziale del viadotto che hanno rallentato la definizione dell’iter per l’utilizzazione completa del finanziamento ed il conseguente inizio dei lavori;
  • non ha definito l’iter per il funzionamento della piscina comunale predisponendo idoneo bando;
  • non ha definito le procedure di consegna della casa albergo per anziani, le cui opere erano state completate in precedenza;
  • non ha altresì definito la procedura amministrativa per il funzionamento di altre opere pubbliche realizzate dal GAC presso il Porto di Sciacca e cioè il mercato del pescatore e l’isola ecologica, per i quali, in presenza di tale situazione, è fortemente a rischio il finanziamento a suo tempo ottenuto;
  • non ha partecipato a un bando del Feamp pesca 2014-2020 Misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”, molto importante per la marineria, dimostrando scarso interesse per un settore economico di vitale importanza per la città;
  • non ha partecipato al bando per finanziamenti di interventi aventi ad oggetto asili nido (Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali, “Interventi infrastrutturali a titolarità pubblica per l’implementazione dei nidi di infanzia e dei servizi integrativi per la prima infanzia“);
  • non ha adeguatamente attenzionato le zone balneari, con particolare riferimento alla predisposizione di aree destinate a parcheggio, anche a fini di protezione civile e di sicurezza pubblica, stante il notevole flusso di residenti e turisti durante il periodo estivo in tali zone;
  • non ha partecipato all’apertura della seconda “finestra” relativa alla misura 9.6.6 dedicata ai comuni siciliani per riqualificare immobili da destinare ad attività socio-culturali e sportive. Trattasi di un avviso dell’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Sicilia – PO FESR 2014-2020 – la cui seconda edizione è stata pubblicata in GURS il 16/02/2018. Il bando metteva a disposizione un fondo di €. 18.698.319,62, mentre per ciascun progetto prevedeva una spesa massima di 600.000 euro, per interventi distinti in tre azioni e funzioni;
  • non ha partecipato ai bandi, relativi agli anni 2018 e 2019, promossi dall’istituto per il Credito Sportivo e l’ANCI denominati “SPORT MISSIONE COMUNE” e

“COMUNI IN PISTA”, bandi a tasso zero dedicati agli Enti Locali.

Un elenco, questo, non esaustivo, ma che evidenzia l’enorme danno inflitto alla nostra società da questa fallimentare amministrazione.

MANCATA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA ELETTORALE  E INEFFICIENZE GESTIONALI

 Dal proprio insediamento (ovvero da oltre due anni e mezzo), il sindaco non ha rispettato il mandato politico popolare ricevuto, avendo, nella sua quasi totalità disatteso il suo programma politico – amministrativo e dimostrando notevoli inefficienze gestionali.

Basti evidenziare al riguardo quanto segue:

VICENDA TERME

Le Terme di Sciacca costituiscono un inestimabile patrimonio naturale, economico, turistico e storico, unico al mondo.

Le relative attività alberghiere e termali, dopo anni di errori strategici dei passati governi regionali, sono state ingiustificatamente chiuse dal precedente Governo Regionale presieduto da Rosario Crocetta. Oggi il relativo patrimonio è stato lasciato nell’oblio e nel degrado più assoluto.

L’Assemblea regionale siciliana ha emanato l’art. 2 della legge regionale n. 20 del 2016 al fine di attivare nel più breve tempo possibile una procedura ad evidenza pubblica volta ad acquisire le manifestazioni di disponibilità di imprenditori del settore e consentire la gestione privatistica delle risorse termali e del patrimonio, che necessitano di importanti investimenti economici.

In tale procedura la legge ha previsto il coinvolgimento del Comune, quale ente locale che rappresenta il territorio.

L’attuale amministrazione non è stata in grado di incidere sulla relativa procedura, accettando prima, acriticamente e con inadeguatezza amministrativa, di sottoscrivere una convenzione con la Regione colma di oneri economici e di impegni insostenibili dal Comune, e non dando il giusto impulso, nel prosieguo, al relativo iter così da ritardarne gli effetti.

Ad ulteriore conferma della propria inadeguatezza politica ed amministrativa, il Sindaco ha consentito inopinatamente e senza alcuna cautela l’apertura al pubblico del parco termale, senza alcun controllo e vigilanza e preventiva verifica dello stato dei luoghi.

A conferma di quanto sopra, a poche ore dalla sua apertura, all’interno del parco si è verificato un increscioso incidente.

Oggi, nonostante la suddetta pomposa cerimonia di consegna ed apertura, il parco si presenta chiuso ed abbandonato.

Recentemente questa vicenda è finita anche all’attenzione della ribalta nazionale, grazie alla trasmissione “Striscia la Notizia”.

SPORT

L’attuale amministrazione assegnava allo sport un ruolo centrale nella propria idea di città in quanto strumento per educare alle regole e al rispetto della persona, eppure non è stata effettuata un’adeguata promozione di eventi sportivi all’interno di circuiti turistici né la città è riuscita a trasformarsi in luogo capace di ospitare manifestazioni sportive di eccellenza. Cosa assai grave, inoltre, è il non avere intercettato finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo, dal CONI e dall’UE.

CULTURA, PATRIMONIO E SITI ARTISTICO–CULTURALI, SCUOLA

Sciacca, città che vanta un patrimonio artistico-architettonico di inestimabile valore, ha perso la sua attrattività culturale rispetto anche ai paesi limitrofi. “Cultura e arte sono elementi che consentono la crescita e la consapevolezza di un popolo e della propria identità. Motivo per il quale il patrimonio ed i siti artistico – culturali devono essere protetti, curati, riqualificati, promossi e resi fruibili”; eppure l’amministrazione non è stata in grado di inserire Sciacca, che vanta una posizione strategica di eccellenza tra Agrigento e Selinunte, nei circuiti turistico-culturali, né di implementare il marketing territoriale o stringere rapporti e realizzare sinergie con gli imprenditori del settore al fine di promuovere le ricchezze culturali della città.

L’amministrazione non è stata in grado di effettuare una adeguata programmazione e promozione turistica della città.

L’attuale amministrazione, dopo aver sbandierato l’ottenimento di un finanziamento pari a 150.000 euro, di cui non si sa più nulla, non è comunque riuscita nell’arco di due anni e mezzo a rendere fruibile il Teatro Samonà.

FINANZA, TRIBUTI, BILANCIO, INNOVAZIONE

L’amministrazione non ha creato un gruppo di lavoro stabile con funzioni di intercettazione di finanziamenti che in sinergia con gli uffici competenti si occupasse dell’analisi dei bandi per la predisposizione dei progetti; l’amministrazione targata Valenti non ha mai predisposto, in due anni e mezzo, una rimodulazione effettiva dell’utilizzo dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno che ancora oggi non sono utilizzati, come dovrebbero, per i servizi resi al turista e per la creazione di infrastrutture necessarie per essere competitivi a livello turistico; l’amministrazione, inoltre, non ha neanche rafforzato l’ufficio tributi, settore nevralgico per le finanze comunali.

URBANISTICA, TRASPORTI E VIABILITA’, QUARTIERI E SICUREZZA URBANA L’amministrazione, pur ritenendo il Piano Regolatore Generale fondamentale per programmare un corretto uso del territorio e per i processi di riqualificazione delle aree urbane, non è riuscita a sbloccarne l’iter per la sua definitiva adozione, né sono state poste in essere azioni di coordinamento tra il PRG ed il Piano paesaggistico. Inoltre, non è stata effettuata alcuna programmazione di interventi di riqualificazione delle contrade e delle periferie, né è stato ripensato o riprogettato il sistema di viabilità urbana.

Sul tema randagismo, nonostante le continue sollecitazioni e nonostante Sciacca abbia subìto un enorme danno di immagine finendo sulle pagine della cronaca nazionale a causa della strage dei cani di c.da Muciare, nulla è stato fatto per tentare di arginare il pericoloso fenomeno, ad esempio tramite convenzioni con l’ASP e con associazioni di protezione animali, né è stato istituito un canile rifugio comunale o anche consortile con altri Comuni del territorio. Ed anzi, l’unico intervento programmato, avente ad oggetto un protocollo di intesa con l’associazione LAV, è risultato privo del parere del dirigente di ragioneria ed inefficace, ragione per cui non è stato mai attuato.

Sul piano dei parcheggi permangono gravi problemi legati alla loro mancanza soprattutto nel centro storico.

Ma in particolare l’amministrazione in carica non ha mai strategicamente individuato una sua visione programmatica su un tema così importante e delicato.

Nulla è stato fatto in tal senso nonostante le richieste dei commercianti che da mesi chiedono a gran voce interventi strutturali che possano consentire a residenti e visitatori di poter fruire agevolmente del quartiere più importante della cittadina e dei servizi ad esso connessi, evitando così l’esodo di giovani e famiglie verso aree commerciali esterne alla città.

A conferma di ciò, in tema di eventi e attrazioni per incentivare le attività in centro storico nulla è stato fatto ed in particolare l’ultimo periodo natalizio ha visto la città completamente priva di qualsiasi momento di intrattenimento.

FRUIBILITA’ DELLE SPIAGGE E DIPORTO NAUTICO

Sciacca è una città che si vanta di essere a vocazione turistica, non solo per il suo patrimonio storico-artistico ma anche per la bellezza del suo mare.

Quest’amministrazione, nonostante lo ritenesse di rilevante importanza, non è riuscita a riqualificare le zone balneari, né tantomeno a renderle fruibili anche in stagioni diverse. Non è stato neppure avviato l’iter del piano regolatore del porto che rappresenta uno strumento strategico per l’ottimizzazione dei servizi portuali e che mira a valorizzare le potenzialità commerciali e turistiche del nostro territorio.

LAVORO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Compito fondamentale è favorire e gestire i percorsi dello sviluppo individuando momenti di progettualità e di intervento concreti nella consapevolezza che le giovani generazioni sono il vero motore della rinascita sociale ed economica” ma a riguardo non è stato nemmeno istituito uno sportello infogiovani con un tavolo di confronto permanente su progetti innovativi, di ricerca e di sviluppo finalizzati all’occupazione giovanile, né un tavolo di consulenza per progetti da finanziare tramite gli strumenti del microcredito per la creazione di nuovi posti di lavoro e sostegno alla creazione di microimprese anche con riduzione del carico fiscale. L’amministrazione, inoltre, non è riuscita a valorizzare i prodotti tipici dell’agricoltura e della pesca attraverso il sostegno e l’incentivazione di queste attività produttive. Tipici esempi le mancate partecipazioni a bandi di finanziamento e per quanto riguarda la pesca, in particolare, non si è proceduto all’apertura delle strutture del GAC (isola ecologica e mercato del pescatore) senza dimenticare che continuano ad essere inattive le colonnine di erogazione di acqua e energia elettrica in zona portuale.

TURISMO,  SPETTACOLO E  CARNEVALE

Il Turismo è il settore che può consentire sviluppo economico e sociale. Quindi, tutto il settore deve essere implementato e riorganizzato”, ma ad oggi poco o nulla è stato fatto. L’amministrazione non è stata capace di pianificare con gli operatori le attività a sostegno del settore o di attuare interventi che rendessero la città più accogliente e funzionale per i turisti (ingressi della città, viabilità di collegamento alle strutture ricettive), né di ristrutturare o adeguare le strutture e i servizi destinati alla fruizione turistica, con particolare riguardo all’innovazione tecnologica, agli interventi ecosostenibili ed a quelli destinati al turismo accessibile. Inoltre, nonostante le continue sollecitazioni, non sono state programmate attività che consentano di destagionalizzare l’offerta turistica (turismo sportivo, congressuale, pescaturismo e ittiturismo).

AMBIENTE, ECOLOGIA E SANITA’

L’idea di città proposta dall’amministrazione era quella di una città eco-sostenibile, eppure non sono stati progettati interventi per una revisione del sistema di traffico urbano che miri a diffondere le pratiche del risparmio energetico ed il miglioramento dell’ambiente urbano, né è stato attuato il controllo della definizione dei processi di allacciamento delle condotte dei reflui al depuratore.

Nella sua qualità di responsabile della salute dei cittadini e di componente della conferenza dei Sindaci, il Sindaco non ha mai compiutamente affrontato le tematiche relative ai servizi ospedalieri e sanitari, nonostante il nostro ospedale in passato sia stato qualificato come Dea di primo livello e sia necessaria una fitta ed autorevole interlocuzione con il Governo Regionale per la completa attuazione della rete ospedaliera.

ACQUA E RIFIUTI

Per quanto attiene la vicenda della gestione delle risorse idriche, nonostante il Sindaco abbia più volte decantato i suoi meriti, nella realtà dei fatti ad oggi il servizio continua ad essere inefficiente e con tariffe elevate, mentre ancora risultano essere irrisolti i problemi riguardanti i rapporti con i comuni non consegnatari ed è in alto mare l’operatività della nuova forma di gestione.

In merito ai rifiuti invece la città continua a ricevere un servizio parziale rispetto a quanto previsto dal contratto di affidamento dei servizi del Piano ARO. Diversi sono i servizi non attivati ma che vengono pagati dai cittadini attraverso la TARI, nonostante il comune abbia nominato un Direttore Esecutivo del Contratto che dovrebbe verificare il rispetto di quanto pattuito.

Inoltre, ancora oggi la raccolta differenziata continua a subire dei disservizi che causano la mancata raccolta durante diversi giorni dell’anno.

Infine poco è stato fatto in merito alla lotta all’abbandono dei rifiuti.

Le ripetute sostituzioni dell’assessore al ramo ed i conseguenti vuoti amministrativi hanno determinato, poi, una scarsa attività di indirizzo politico e di controllo da parte dell’amministrazione che ha inciso sulla qualità del servizio di gestione e raccolta, particolarmente importante in quanto incidente sulla qualità della vita dei cittadini, causando in alcuni casi anche gravi danni di immagine alla città.

  

MOTIVAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO

non mancano anche inadempienze degli obblighi previsti dalla legge a carico del sindaco:

– omessa presentazione della relazione annuale sullo stato di attuazione del programma elettorale prevista dalla legge regionale 7/92 così come modificata dall’art.127 comma 22 della legge regionale 17/2004; la relazione non è stata presentata in alcuna annualità dall’inizio del mandato;

– ritardi, rispetto ai termini di Legge e sovente con le nomine di commissari ad acta regionali, nella trasmissione al consiglio comunale degli strumenti finanziari fondamentali (DUP, Bilancio di Previsione, Rendiconto e Bilancio Consolidato);

– mancanza di opportune informative al Consiglio Comunale sui temi di maggiore rilievo per la città, informative che sono state rese solo dopo avere ricevuto continue sollecitazioni in tal senso da parte dei Consiglieri Comunali, con ciò incrementando la distanza tra l’amministrazione e l’organo di indirizzo politico,

e quindi:

– il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo ad un così grave degrado politico amministrativo, senza farsi complice di un’inaccettabile inerzia delle Istituzioni, a tutto danno della comunità e dei cittadini che nei propri rappresentanti hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale;

– trascorsi due anni e mezzo dall’insediamento dell’amministrazione Valenti, oggi appare necessario esternare le nostre preoccupazioni per il futuro della città mettendo fine con l’approvazione della mozione a questa fallimentare esperienza politica

 

TUTTO CIO’ PREMESSO, RILEVATO E CONSIDERATO

I sottoscritti Consiglieri Comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2017 nei confronti di tutti i cittadini a seguito delle elezioni amministrative

C H I E D O N O

al Presidente la convocazione dell’apposita seduta del Consiglio Comunale, nei termini e modi di legge, al fine di discutere e deliberare in merito alla presente proposta di mozione di sfiducia al Sindaco.

 Firmato i consiglieri comunali : Bono, Milioti, Silvio Caracappa, Santangelo, Bilello, Monte, Cognata, Maglienti, Deliberto, Termine

MOZIONEZINZPDFZCONZFIRME