VIABILITA’ E MANCANZA DI INFRASTRUTTURE, LA CNA PARTECIPA ALLA PROTESTA DEL 25 GENNAIO
“Siamo pronti a sottoscrivere e a dare il nostro fattivo contributo all’elaborazione del documento che il Servizio di Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Agrigento, nel ruolo di cabina di regia, predisporrà per dare forza e sostanza alla manifestazione di protesta, programmata per il 25 gennaio contro l’isolamento del nostro territorio”.
I vertici provinciali della CNA di Agrigento, consapevoli dei disagi e dei danni quotidianamente subiti e vissuti dagli artigiani, dalle piccole e medie imprese e dagli operatori del commercio e del turismo, esprimono apprezzamento per la disponibilità manifestata dal direttore dell’Ufficio, don Mario Sorce, rispetto alla proposta di redazione unitaria e condivisa della piattaforma rivendicativa che, connotata da precise e legittime richieste, verrà sottoposta all’attenzione delle autorità competenti.
“Potere contare in questa azione di sensibilizzazione – affermano il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto – sia sulla Chiesa Agrigentina, con in testa l’Arcivescovo Montenegro, sia sulla Prefettura, guidata dal dottor Caputo, è sicuramente uno straordinario valore aggiunto. Noi rilanciamo con forza la scelta della mobilitazione generale, maturata nel recente incontro convocato dal Prefetto su input dei sindacati – osservano ancora Di Natale e Spoto – e la ragione è duplice. Il tessuto produttivo non può non scendere in campo perché qui c’è seriamente a rischio l’economia di un’intera provincia. Gli attuali collegamenti, sia viari che ferroviari, viaggiano in ere e non in ora, con evidenti effetti negativi per le imprese in termini di spese di trasporti, costi accessori connessi all’usura del mezzo e in ordine alla minore competitività nel mercato, e poi, come se non bastasse, ricordiamo le nefaste conseguenze, alcune persino drastiche, subite da quelle imprese che, avendo ricevuto in subappalto alcuni interventi, sono rimaste, il riferimento è in particolare al raddoppio della statale 640, creditrici della CMC”.