POLITICA, LA SFIDUCIA FA ESPLODERE I BOTTI DEL DOPO CAPODANNO

Finita la sequela più consistente delle feste, e in attesa di quella che le porta tutte via, di mezzo oggi c’è un fuori programma di botti a distanza di tre giorni da quelli augurali per l’arrivo del nuovo anno. Mentre il PD continua il suo ostinato silenzio sul quadro politico cittadino, fatto a pezzi da tsunami nati da terremoti interni la coalizione del centrosinistra (non si sa cosa resta più di centro, in verità), mentre la fu maggioranza è costituita solo dal doppio dei proverbiali amici al bar, ci pensa la parte opposta ad accendere scintille a petardi che ricadono all’interno di parte dell’opposizione.

Ad accendere la miccia ci ha pensato il consigliere comunale di opposizione Pasquale Bentivegna che confida in una mozione di sfiducia al sindaco solo se “Nuccio Cusumano lo vuole”, ma “alla luce delle sue stesse dichiarazioni non sembra intenzionato a farlo”, Dunque, per Bentivegna “in assenza di questa prospettiva, secondo ogni ulteriore discussione tra di noi rischia di essere inutile, considerato che senza il fondamentale sostegno dei consiglieri Ambrogio, Guardino e Ruffo, una mozione di sfiducia non avrebbe alcuna speranza di concretizzazione”. Bentivegna conclude, nella sua intervista rilasciata a Rmk di “non capire di cosa stiamo parlando”.

Da fuori Sciacca gli risponde il consigliere di Sciacca al Centro Salvatore Monte: “Premesso che sono assolutamente favorevole alla mozione vorrei capire quindi a che gioco abbiamo giocato fino ad ora. Abbiamo scherzato? O ci lamentiamo della attuale amministrazione a singhiozzo? O facciamo finta? O ci incazziamo quando la mozione viene proposta dai 5 stelle e non ci sentiamo coinvolti? Io non faccio nessun pressing. Io mi ritengo parte di una squadra che ha perso le elezioni. Si può comunque amministrare con una giunta priva di rappresentatività?”

Tramite Facebook interviene anche l’ex assessore Ignazio Bivona. “L’opposizione, allorquando si rende conto che la città non è amministrata al meglio e i cittadini si pongono in netto contrasto con l’amministrazione in carica, ha l’obbligo di intervenire senza se e senza ma”. Per Bivona, “oggi Sciacca ha bisogno di una scossa forte e di un cambiamento repentino. Chi cerca alibi foraggia la vecchia politica e pensa probabilmente più a se stesso che al futuro della propria comunità. Chi non è pronto abbia almeno il coraggio di sostenere l’Amministrazione che oggi non hai i numeri per amministrare la città. Bisogna togliere la maschera… oppure mettersela”.

La politica è fatta di numeri, ma anche di ardimento, di coraggio, di voglia di provare, di tentare, di proprie scelte a prescindere da quelle altrui.  Elementi che, forse, mancano a parte dell’opposizione. Ed è per tale motivo che il sindaco gongola nell’udire la parola mozione di sfiducia. In fondo, sa che a qualcuno la paura di riconfrontarsi con l’elettorato fa 90.

Filippo Cardinale