DISAVANZO REGIONE, SPIRAGLI ARRIVANO DA ROMA
Si intravede una luce che può illuminare il buio fitto dei conti della Regione siciliana. Secondo quanto riporta Livesicilia la Commissione paritetica fra lo Stato e la Regione (nella quale è stato nominato , in quota del Governo nazionale, l’avvocato di Sciacca Filippo Marciante) avrebbe approvato le disposizioni attuative dello Statuto sui temi contabili e fra queste anche quella che riguarda la spalmatura del disavanzo in quote decennali.
Una boccata d’ossigeno poiché senza la spalmatura occorrerebbe trovare ogni anno più di 300 milioni di euro.
La riunione fra i due rappresentati del governo centrale e i due rappresentanti dell’esecutivo regionale si è svolta oggi dopo la ricostituzione dell’organo contrattuale fra la Sicilia e lo Stato.
La bozza di decreto attuativo diventerà esecutiva se non sottoposta all’approvazione di altri pareri. Poi il testo approderà a Palazzo Chigi, dove il Consiglio dei ministri avrà due opzioni: approvare o meno. Quindi, se ci dovesse essere l’ok, ci sarà l’emanazione da parte del presidente della Repubblica. Gli effetti così non sono immediati e per queste ragioni il governo nazionale starebbe studiando un’ipotesi più immediata: l’inserimento di una norma “salva Sicilia” nel decreto mille proroghe.
Bisogna capire parte del disavanzo dovrebbe essere spalmata in dieci anni. Se i due miliardi accertati dallo scorso anno oppure il miliardo che rimarrebbe da spalmare nel triennio. All’Ars, d’altronde, dovrebbe arrivare nelle prossime ore il disegno di legge d’assestamento con coperture da 260 milioni che si aggiungerebbero agli 866 milioni già accantonati. Rimarrebbe così da ripianare un solo miliardo che andrebbe spalmato in quote annuali da oltre cento milioni.