I CUSUMANIANI LASCIANO IL PD E ADERISCONO A ITALIA VIVA
Era nell’aria che Nuccio Cusumano, ex parlamentare e leader di Sciacca Democratica che conta in consiglio comunale tre consiglieri, si desse da fare in un contesto politico nazionale che ha subito un forte scossone con la scissione del PD e la creazione di un nuovo partito che fa capo all’ex premier Matteo Renzi.
Anche a Sciacca si definisce meglio il contesto all’interno della coalizione che sorregge il sindaco Francesca Valenti. “Domani, nella sala del Giglio-ci dice Giuseppe Ambrogio, capogruppo dei consiglieri cusumaniani eletti nella lista civica Sciacca Democratica- si svolgerà una riunione che sancirà la nostra adesione a Italia Viva”.
La riunione di domani è rivolta prevalentemente a Sciacca e ai paesi limitrofi “per poi continuare dopo la nascita del Gruppo Parlamentare all ‘Ars che fa seguito ad un incontro operativo fatto in una provincia siciliana nei giorni scorsi in attesa dell’ evento regionale che si svolgerà il 15 novembre a Catania con la presenza di Matteo Renzi”, precisa Nuccio Cusumano che aggiunge che “saranno molte le adesioni e riguarderanno molti comuni della provincia agrigentina e di altre provincie attraverso un lavoro che si è sviluppato da alcuni mesi e che avrà significative adesioni ad Italia Viva a cominciare da Sciacca e il suo hinterland con dirigenti politici, consiglieri amministratori ed ex consiglieri”.
Dunque, cambiano gli assetti all’interno della coalizione della fu maggioranza. Oggi maggioranza e opposizione hanno gli stessi numeri in Consiglio comunale.Una parità che ingessa la coalizione che ha vinto le elezioni. Tra PD e Italia Viva, sostanzialmente, si crea un netto spaccato. Due forze che si equivalgono con tre consiglieri ciascuno ma con il piatto della bilancia che pende per il PD considerati i pesi degli incarichi istituzionali e all’interno della Giunta.
La nascita a Sciacca di Italia Viva riveste un ulteriore significato. Si concretizza uno spaccato politico tra il PD e Italia Viva, ma soprattutto tra Nuccio Cusumano e Michele Catanzaro, con quest’ultimo che rimarrebbe all’interno del PD. Da mesi è evidente la lontananza tra i due soci di maggioranza della coalizione di centrosinistra. Soprattutto da parte di Cusumano che ha più volte rimarcata l’esigenza di una indispensabile svolta nell’attività amministrativa della Valenti. Una esigenza che ha avuto come contraltare il silenzio da parte del deputato del PD Michele Catanzaro che, tra l’altro, è anche segretario cittadino del partito. E all’interno del PD vi è fermento tra il gruppo dirigenziale. Da due anni e mezzo il direttivo non viene convocato. Un paradosso per un partito che include l’aggettivo democratico ma non riesce a condividere valutazioni politiche in un contesto in cui è evidente la difficoltà del sindaco Francesca Valenti a governare la città.
Filippo Cardinale