CORSO MIRAGLIA, DI NUOVO TRANSENNE DOPO LA RIPARAZIONE
Sono lì, più pimpanti che mai. Ma stavolta sono sette anziché sei. Da esagono a settagono, una transenna in più rispetto a quelle che per due anni hanno tenuto compagnia alle centinaia e centinaia di automobilisti che percorro quotidianamente il corso Miraglia.
L’asfalto è saltato nuovamente all’incrocio tra via Giovanni XXIII e corso Accursio Miraglia. Stessa buca, stesso posto. Manca il sapore del sale sulla pelle e la famosa canzone rivive.
E’ bastata un pò di pioggia e via! Con precisione svizzera l’asfalto è saltato. E’ un rito ormai costante, puntuale, del quale, pare, non si possa fare a meno. Qualcuno dovrebbe chiedersi come mai si spendono soldi e il problema si ripropone. Ma non come semplice curiosità ingegneristica, ma come interrogativo su come vengono effettuati lavori con i soldi dei cittadini.
Dopo due anni, qualche settimana fa era stato gettato un pò di cemento “riparatorio” sull’asfalto divelto. E’ come un malato al quale il medico prescrive una medicina ad effetto placebo. L’effetto si attenua, la causa non si rimuove.
Adesso, le sette “sorelle” sono lì a fare da quadrato agli effetti della pioggia. E’ cominciato il count down. Chissà quanto tempo passerà per una sistemazione definitiva. Intanto, ne risente la circolazione su una viabilità già precaria. E mentre 73 lavoratori precari sono stati stabilizzati, quel sempre presente smottamento all’incrocio non si riesce a stabilizzare.
Filippo Cardinale