TELECAMERE SUI LUOGHI DI LAVORO. NON C’E’ VIOLAZIONE PRIVACY
Un datore di lavoro può installare delle videocamere nascoste senza avvertire i lavoratori qualora abbia fondati sospetti che i dipendenti lo stiano derubando e che le perdite subite siano ingenti.
Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani nella sentenza definitiva emessa ieri in cui afferma che l’operazione di video sorveglianza condotta in un supermercato spagnolo non ha violato i diritti alla privacy dei lavoratori, licenziati dopo essere stati filmati mentre rubavano o aiutavano altri a farlo.
I tribunali spagnoli gli diedero torto, così come ieri la Grande Camera della Corte di Strasburgo che ha ribaltato il giudizio emesso in primo grado lo scorso anno.
Nella sentenza i giudici di Strasburgo affermano che, date tutte le circostanze del caso, non vi è stata alcuna violazione dei diritti dei lavoratori e che l’installazione di telecamere nascoste, senza previo avviso ai dipendenti, era giustificata dai sospetti ben fondati e dalle perdite subite.