MANOVRA GOVERNO, TANTE MINI TASSI E RINCARI SUL FUMO

Stop alle detrazioni per i più ricchi, tassa sulla fortuna, rincari sul fumo e una plastic tax, un nuovo balzello sugli imballaggi e contenitori di plastica inquinanti per spingere abitudini green. La prima manovra giallorossa bloccherà gli aumenti dell’Iva ma al loro posto, per far quadrare i conti, spuntano una miriade di mini-tasse, alcune onnipresenti a ogni sessione di bilancio, come quelle su tabacchi e giochi, altre che rispondono alla nuova anima ecologista verso cui si vuole spingere il Paese. Con una sorpresa annunciata a tarda sera dal ministero dell’Economia per far quadrare i conti: arriva un maxi slittamento, dal 16 novembre al 16 marzo, della rata per il pagamento delle imposte sulla dichiarazioni delle partite Iva, che sposta 3 miliardi utilissimi ai fini dei conti pubblici del 2020. Tra le ipotesi è circolata anche quella di un aumento delle accise sul diesel, che ha trovato, al momento, il muro di Italia Viva.

Ma per i cittadini, che rischiano di pagare di più le sigarette o il pieno dell’automobile, o di vedersi ridotte le vincite su lotterie e scommesse, si prepara una piccola rivoluzione: anche la ricevuta del parrucchiere o dell’idraulico, o il conto del ristorante, si potranno scontare dalle tasse, se si opterà per il pagamento con carte e bancomat.