IMPOSTA DI SOGGIORNO, ECCO COME VA DESTINATA SECONDO MIZZICA

Dal 2013 al 2018 il Comune di Sciacca ha incassato dai turisti che alloggiano nelle strutture presenti a Sciacca 3.980.932 euro. Se a questa somma aggiungiamo altri 800.000 euro dell’anno in corso (somma che deve essere ancora accertata con l’effettiva entrata), nelle case comunali comunali in sette anni sono confluiti 4.780.932 euro derivanti dall’imposta di soggiorno.

Una cifra enorme che avrebbe consentito, qualora ci fosse stata una reale programmazione in continuità con le amministrazioni comunali che si sono succedute, di cambiare in modo incisivo e visibile l’immagine della nostra città, il suo decoro, i suoi reali servizi, le sue reali infrastrutture. Nulla, invece, è rimasto di concreto per migliorare l’accoglienza degna di una città che si ritiene turistica. Metà abbondante dell’ingente somma è stata destinata al carnevale, altre somme, consistenti,  si sono disperse in attività di intrattenimento ad opera di realtà locali.

Nulla è stato fatto, ad esempio, per rendere attrattive le spiagge: gli accessi sono rimasti precari, aree parcheggio inesistenti, viabilità per raggiungere le spiagge da terzo mondo, mancanza di navette, fianco la possibilità di scrollarsi la sabbia dai piedi attraverso appositi punti acqua.

La mozione di indirizzo elaborata dal movimento Mizzica intende dare una svolta e un indirizzo chiaro al modo di destinare l’ingente somma introitata attraverso l’imposta di soggiorno. Una sorta di “Bibbia” che sia un valido strumento di lavoro e programmazione per le amministrazioni che governano e governeranno la nostra città.

Una mozione che, secondo Mizzica, ha l’obiettivo di “ottimizzare in funzione turistica l’investimento dell’imposta di soggiorno”.  L’indirizzo che Mizzica propone è quello di impegnare “il Sindaco e la Giunta Comunale alla redazione di un regolamento sull’utilizzo dei proventi dell’imposta di soggiorno sulla base di queste linee generali:

  • Suddividere l’introito totale percepito dal Comune di Sciacca tramite i versamenti effettuati dalle strutture ricettive sulla base dell’attuale sistema d’imposizione fiscale, in due grandi macro-aree di intervento con relative sotto aree.
  • La forbice della suddivisione dell’utilizzo del gettito annuale dell’imposta può oscillare, tra le due macro-aree, tra un minimo del 40% ed un massimo del 60%.
  • Ad ogni capitolo (sotto-area) di spesa deve corrispondere annualmente almeno un relativo impegno di spesa
  • Il tavolo tecnico deve essere tassativamente convocato ogni 3 mesi

Mizzica individua le due macro-aree di intervento: Area 1: Servizi ed infrastrutture, Area 2: Eventi e promozione. Queste due aree presentano oro interno “un’ulteriore suddivisione in sotto-aree di intervento alle quali indirizzare obbligatoriamente una quota di imposta di soggiorno assegnata alla macro area di riferimento”.

Per Mizzica “l’identificazione delle macro-aree di intervento e le loro ulteriori suddivisioni particolari hanno lo scopo di rendere chiari e inequivocabili i settori sui quali investire per garantire un processo di sviluppo dell’offerta turistica cittadina”.

SERVIZI E INFRASTRUTTURE

  1. Trasporto pubblico e mobilità
  2. Viabilità
  3. Accessibilità aree turistiche e spiagge pubbliche
  4. Arredo urbano
  5. Aree verdi, parchi pubblici, ville e giardini, aree gioco
  6. Smart city, innovazione e progettazione
  7. Servizio di assistenza bagnanti

EVENTI E PROMOZIONE

  1. Promozione e marketing con figure professionali, tecniche e strumenti innovativi affinché si garantisca un ritorno reale che incida sul territorio; 2. Carnevale. 3 Eventi turistici.

Per Mizzica, “il carnevale non può continuare ad assorbire la maggior parte degli introiti dell’imposta senza una strategia di fondo della festa. Si pone come elemento indispensabile una gestione alternativa e manageriale dell’evento affinché possa essere possibile, anno dopo anno, una graduale diminuzione del finanziamento tramite l’imposta e, al contempo, una crescita esponenziale a livello turistico della festa”.

Per quanto riguarda gli Eventi turistici, per Mizzica “la partnership comunale deve riguardare solo gli eventi che hanno un’effettiva ricaduta strategica e turistica del territorio”.

Dunque, per Mizzica la creazione delle macro-aree di intervento e le loro ulteriori suddivisioni particolari “hanno lo scopo di rendere chiari e inequivocabili i settori sui quali investire per garantire un processo di sviluppo dell’offerta turistica cittadina”.

Solo in tal modo si può garantire “ad ogni elemento concorrente alla formazione di una proposta turistica completa (ogni sotto-categoria) un set di risorse tramite le quali intervenire per il suo miglioramento e sviluppo annuale”.