RETROSPETTIVA ARTISTA ENZO NUCCI, RECORD DI VISITE (fotogallery)

La mostra di opere d’arte dell’artista saccense Enzo Nucci, dal tema Una retrospettiva, opere 1985/2015, è un omaggio dedicato al figlio illustre della nostra città. Un pittore la cui arte ha travalicato i confini nazionali riscuotendo apprezzamento e riconoscimento ben oltre il territorio italiano. La mostra è stata inaugurata il 4 settembre e si è conclusa il 30 settembre. Oltre 5.000 visitatori hanno avuto la possibilità di apprezzare da vicino le opere esposte e gustando ciò che, sinteticamente, esprime il pensiero della moglie Alberta: nel colore ha trovato la sua forza, nell’azzurro dei cieli, la quiete, il silenzio.

La mostra dedicata all’indimenticabile Enzo Nucci risalta un passaggio del pensiero del critico d’arte Tanino Bonifacio (che ha curato magnificamente ogni dettaglio dell’esposizione): la vita passa, sparisce, si inabissa, solo l’opera d’arte resta e resiste all’incedere del nulla e della fine, ad ogni fine corporale o spirituale.

Enzo Nucci, è stato l’uomo che ha donato la Bellezza felice di quell’arte che rimane in eterno, che non è moritura, non si consuma sotto la scure del tempo, non si oblia perché si fa testimone della grande emozione che la natura suscita nel cuore di ogni uomo, segnando per sempre le venature della sua anima come foglia increspata.

Per il critico d’arte Aldo Gerbino, le titolazioni che contengono le parole “impressioni” e “luce” s’inseriscono nella poetica di Enzo e ne esprimono poi quelle variabili estetiche che gli hanno consentito approdi consistenti sul piano della qualità.

La mostra dedicata a Enzo Nucci, nel contesto della casa museo Scaglione e nello scorrere del periodo settembrino, è un gesto di affetto nei confronti di un figlio illustre di Sciacca. Un’occasione culturale di elevato spessore che va oltre i confini perimetrati dalle medievali mura della nostra città.

E’ stata un’occasione per incontrare l’anima di Enzo, rivedere il suo sorriso, ripassare le piacevoli conversazioni, toccare la sua passione per il paesaggio siciliano e i colori forti della nostra Isola, attenuati dai riflessi di quel verde che i suoi occhi regalavano.

C’è un solo rammarico: un evento culturale così importante meritava di essere incluso nel calendario delle manifestazioni estive promosse dal Comune. Sarà stata una svista? Una svista che si tinge di un peccato che veniale non può essere considerato, ma di livello più grave si.

Filippo Cardinale