PARROCO TRASFERITO, I “CONSIGLI” DEI PARROCCHIANI PER UNA CHIESA MIGLIORE

Forte presa di posizione, con taglio ironico ma sferzante e deciso, da parte di un docente di Montevago, ex sindaco, contro la decisione dell’Arcidiocesi di Agrigento di disporre il trasferimento a Cianciana, dopo sette anni di attività pastorale a Montevago, di Don Emanuele Casola. Si tratta di uno dei movimenti disposti ieri nelle parrocchie della provincia di Agrigento dall’Arcivescovo Francesco Montenegro.

Lillo Migliore con una lunga ma profonda riflessione contenuta in una lettera con cui si rivolge a Don Casola, esprime in modo assolutamente profondo e originale lo sconforto della comunità di Montevago nel perdere un parroco impegnato su tutti i fronti, protagonista negli anni di tantissime iniziative sociali.

Ecco la lettera del professore Migliore che abbiamo deciso di pubblicare dopo una prima diffusione su Facebook, da leggere con molta attenzione e simbolica di una Chiesa che in molti suoi protagonisti sente il bisogno di un profondo e radicale cambiamento:

Ora che il suo trasferimento da Montevago a Cianciana è ufficiale mi corre l’obbligo intanto di accettare le disposizioni del nostro Cardinale e poi sento il dovere di dare dei consigli a Padre Emanuele per evitargli, fra qualche anno, di doversi trovare per l’ennesima volta nella stessa condizione di non potere completare i fatidici nove anni. In questi sette anni a Montevago caro Padre Emanuele ha commesso moltissimi errori che certamente hanno contribuito ad anticipare la sua uscita di scena. Gliene elenco alcuni, appunto, con l’obiettivo di evitarli quando si troverà a Cianciana.
1) prima di tutto non rinunci allo stipendio che è dovuto ai parroci dal “sostentamento del clero “ come invece ha fatto a Montevago quasi a volere dimostrare che si può vivere di sola provvidenza e mettendo a disagio i preti che ne fanno, giustamente, uso.
2) non si permetta più di ospitare nella sua canonica, come invece ha sempre fatto sia a Montevago che in altre comunità, i poveracci abbandonati al loro destino che vivono da barboni e non sanno dove andare. Anche questo mette a disagio tutti quei preti Che predicano l’accoglienza e la carità ( appunto predicano).
3) se viene qualcuno per un battesimo o per un certificato eviti di chiedere e di consigliare una vita da Cristiano. Si limiti a rilasciare il certificato, dietro lauta offerta, e garantisca i sacramenti senza andare troppo per il sottile. Anche perché lei sa benissimo che in qualche comune agrigentino si trova sempre qualche prete disponibile.
4) la smetta di parlare sempre contro la mafia, la massoneria, persino contro satana, contro le ludopatie, contro l’amianto ( Cianciana appunto dove non troverà amianto da rimuovere), perché mette continuamente a disagio i tantissimi preti che per il quieto vivere evitano argomenti così delicati.
5) Da evitare assolutamente ogni ulteriore incontro con Biagio Conte perché costringerebbe anche i parrocchiani di Cianciana ad ascoltare testimonianze che non fanno dormire tranquilli.
6) la smetta con i gemellaggi in Congo, con gli incontri scioccanti con varie comunità povere che oltre a predicare vivono realmente la povertà e portano conforto concreto dove ci sono gli ultimi.
7) eviti assolutamente di ripetere errori clamorosi, come purtroppo ha fatto a Montevago, di portare a Cianciana l’arcivescovo di Palermo perché non mi sembra corretto che un umile parroco quale è lei possa essere degno di sedersi accanto ad un arcivescovo.
potrei continuare così citando i migranti presenti a Montevago e sempre coinvolti in tutte le sue iniziative. Non so se si rende conto che anche il ministro degli interni si è indispettito per questo. Assurdo degli assurdi lei si è permesso di fare venire a Montevago Pietro Bartolo che con la sua testimonianza ha fatto commuovere centinaia di persone in un momento in cui , in estate, tutti hanno diritto di stare sereni. Per il suo bene le chiedo di chiudere i rapporti anche con Don Ciotti, altra figura rivoluzionaria da evitare ad ogni costo. Klaudia Koll poi, ma cosa si è messo in testa. Le consiglio vivamente di evitare altre iniziative simili. In ultimo la prego di evitare, nelle sue prediche di citare tutti quei letterati, pittori, artisti, parlare in latino, greco … perché come ha fatto con noi potrebbe costringere anche quelli di Cianciana a cercare di capire la “ verità”. E poi quelle prediche lunghe e piene di profonde riflessioni che ci costringevano ad arrivare tardi a pranzo e a “ rimuginare” su quanto ascoltato, eviti per favore di ripeterle a Cianciana. Mi raccomando la messa ora deve farla durare non più di mezz’ora, come fanno tanti preti, vedrà che non avrà più problemi”.