PARCO TERME, CUSUMANIANI DISERTANO “LA RIDICOLA INAUGURAZIONE”. VENTI DI GUERRA IN MAGGIORANZA
Non c’erano dubbi che alla dichiarazione al vetriolo di Nuccio Cusumano sarebbero seguiti fatti concreti di dissenso. L’assenza dello stesso Nuccio Cusumano, dei consiglieri del suo gruppo consiliare Sciacca Democratica, dei suoi assessori Brunetto e Segreto, non fanno altro che suggellare la certezza di un malessere all’interno della maggioranza sulla condizione della coalizione.
Cusumano aveva dichiarato, ieri l’altro, che “il silenzio assordante sulle Terme di Sciacca e una abusata pratica del rinvio sulla pubblicazione del bando tante volte annunciato dall ‘assessore regionale al Bilancio con ricorrenti modifiche sussurrate sulla tipologia dello stesso bando (manifestazione di interesse o affitto /vendita) induce ad una preoccupazione intensa sul destino del nostro patrimonio termale”.
Ma Cusumano trova “eccessiva e ridicola l’inaugurazione della riapertura del Parco delle Terme, ripulito e illuminato anche con il solerte impegno dell ‘assessore Brunetto, che ha seguito i lavori per la migliore fruizione del Parco stesso, alla presenza del Presidente della Regione e dell’ Assessore Armao”.
L’ex senatore ribadisce che “permangono molte incertezze e molte ipotesi discordanti. Un percorso, bisogna dirlo, molto accidentato con ritardi inspiegabili e con un danno alla Città incalcolabile”, aggiungendo che “non è consentita nessuna passerella, per quanto arricchita da presenze autorevoli, se non è alimentata da annunci chiari e atti certi. Il rischio che una vigilia elettorale porti a soverchianti e inutili iniziative è dietro l angolo e Sciacca non può restare ancora ostaggio di vecchi riti preelettorali”.
L’assenza del gruppo che fa capo a Nuccio Cusumano allarga notevolmente il malumore di una coalizione che sente sempre meno “la coralità” delle scelte, delle condivisioni e prigioniera di un cerchio magico che appare ormai più che evidente.
L’assenza di Sciacca Democratica alla “eccessiva e ridicola inaugurazione” è la prova evidente di una tempesta di sabbia devastante come quella del deserto del Sahara che rende rovente il clima della maggioranza.
Filippo Cardinale