RITROVATO BASSORILIEVO DELLA VOLTA DELLA PORTA SAN CALOGERO

Un rinvenimento “per caso”, grazie al professore Franco Lo Bue, porta alla luce un bassorilievo marmoreo con simboli araldici medievali risalenti all’epoca di Carlo V. Un bassorilievo possente, altro 1.40 e largo 1.10 e pesante almeno 1.000 chili.

Si trovava sepolto da polvere, escrementi, in pessime condizioni e in un angolo di un magazzino, adibito a una sorta di discarica, all’interno della casa museo Scaglione.

Si pensa che la sua collocazione originale sia stato lo spazio (oggi vuoto) sull’arco della porta medievale San Calogero, nel quartiere San Michele.

Il professore Franco Lo Bue ha scritto alla Curia di Agrigento per capire se il reperto fosse di interesse della Chiesa, ricevendo un riscontro negativo. In effetti, nel bassorilievo non ci sono simboli religiosi, una dimostrazione di non appartenenza a strutture religiose.

“Sono state fatte delle ipotesi- ha spiegato il professore Lo Bue in conferenza stampa-. Quella più credibile è che si tratti del pezzo mancante sopra la volta della Porta San Calogero, la cui nicchia risponde alle misure del ritrovato bassorilievo”.

L’antica testimonianza potrebbe essere stata realizzata con il marmo di Massa Carrara. Il bassorilievo contiene “simboli araldici medievali-continua Lo Bue-. C’è un’aquila riconducibile al re Carlo V (1520-1530), un elmo, e sotto un leone rampante che potrebbe essere un omaggio alla famiglia Altavilla. Questi simboli a Sciacca sono presenti anche nelle tre altre porte rimaste”.

Adesso si penserà al restauro dell’opera ritrovata.