L’IRA INDOMABILE DELLE “BISBETICHE STREMATE”: “ATRI CON AGIBILITA’ A FISARMONICA”
Le “bisbetiche stremate” è il titolo della divertente commedia nella quale tre donne sono protagoniste: Cinzia Deliberto, Valeria Gulotta e Consuelo Ciaccio. Le prime due sono anche consiglieri comunali. Ma questo dettaglio ha poca importanza. Riveste rilievo, invece, la loro amarezza che è un concentrato durissimo e difficile da smaltire specie quando davanti a loro si concretizza l’anomalia di una bilancia con due pesi e due misure. Insomma, stremate e arrabbiate.
Come abbiamo già scritto in un articolo a parte, la commedia doveva andare in scena stasera, segnando anche il ritorno dell’atrio inferiore all’uso compagnie teatrali.
Ma così non è stato. Problemi di agibilità. E allora le tre protagoniste si sfogano: “tutti i portici sono tornati da stamattina ad essere transennati. Come è possibile? Perchè per l’evento di Alta Moda di Dolce & Gabbana non si sono rispettate uscite di emergenza e/o parametri di sicurezza che, da stamane, sembrano diventati decreto legge? Le tribune di D&G non ostacolavano le uscite di emergenza dell’attuale ufficio tributi?”
Domande legittime se si considera che dentro l’atrio per l’evento di D&G c’eramo quasi mille persone. La questione non si ferma qui, perché “le bisbetiche stremate” lo saranno per la delusione di una burocrazia e politica diventate assurde, ma hanno ancora la forza per valutare i danni causati. Stamattina era stata montata la scenografia. Lo spettacolo era inserito nel palinsesto estivo, quello partorito con ritardo incredibile.
Ma la rabbia delle compagnie teatrali, si di tutte, risiede anche nel fatto che il Comune ha richiesto un contributo di 4000 euro per il noleggio del palcoscenico. “Una richiesta inaccettabile e improponibile”, dicono le compagnie teatrali.
Filippo Cardinale