CONSIGLIO COMUNALE APERTO PER LA NUOVA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO. ECCO LE DUE BOZZE
E’ in corso il Consiglio comunale aperto per discutere come deve essere la nuova forma pubblica di gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento. Si tratta di un Consiglio comunale che non deve decidere sulle bozze preparate dall’ATI, ma è aperto al contributo di numerose associazioni giunte a Sciacca da diversi Comuni.
Non è in dubbio la pubblicizzazione del servizio, ma le scelte dovranno ricadere o sulla forma di società consortile speciale o società per azioni (sempre con intero capitale pubblico).
Qui di seguito pubblichiamo le bozze che riguardano le due forme su cui l’ATI è orientata. Sarà poi l’Assemblea dei soci dell’ATI, composta dai sindaci dei 17 Comuni, a decidere su una delle due forme. Stabilità la modalità, la bozza sarà sottoposta al vaglio dei Consigli comunali dei 17 Comuni.
L’orientamento delle varie associazioni dei consumatori e della tutela dell’acqua pubblica è per la società consortile speciale. Si precisa che le bozze pubblicate sono suscettibili a modifiche ulteriori.
All’apertura dei lavori, il sindaco Francesca Valenti, che è anche presidente dell’ATI, ha sottolineato il periodo epocale frutto della risoluzione del contratto con la Girgenti Acque. La Valenti ha assicurato che il nuovo servizio idrico sarà assolutamente pubblico. Ha sottolineato che la Società per azioni ha una disciplina che si riconduce al diritto civile, mentre la società consortile è da considerarsi come una municipalizzata.